Vinitaly, il salone internazionale rinnova l'appuntamento a Verona

di Claudio Andrizzi
LA RASSEGNA. Da domenica 7 a mercoledì 10 aprile la 47a edizione della manifestazione. Brescia sarà protagonista in fiera col meglio proposto da 120 cantine
Da domenica prossima Vinitaly conquista con la 47a edizione
Da domenica prossima Vinitaly conquista con la 47a edizione
Da domenica prossima Vinitaly conquista con la 47a edizione
Da domenica prossima Vinitaly conquista con la 47a edizione

Il vino italiano è sempre più «cool», strappa quotazioni da infarto nelle grandi aste internazionali dedicate alle bottiglie più esclusive, mentre i vigneti del Belpaese diventano bene-rifugio per mondo finanziario e star dello spettacolo.
SONO SOLO alcuni dei trend che anticipano la 47a edizione di «Vinitaly», il salone internazionale che, dal 7 al 10 aprile prossimi, tornerà a trasformare Verona nella capitale mondiale del comparto enologico. È l'evento degli eventi, quello che, come sempre accade in questo periodo dell'anno, cannibalizza tutto il resto diventando inevitabile polo d'attrazione per un esercito di «gastronauti», ristoratori, addetti ai lavori, giornalisti, produttori, semplici appassionati che, per un motivo o per l'altro, ruotano intorno a uno dei settori chiave dell'agroalimentare italiano. Impossibile non esserci, anche a costo di sopportare le code estenuanti, la ricerca infinita del parcheggio, l'imbarazzo della scelta di fronte a un plotone di oltre 4000 espositori, in grado di mandare in tilt anche il più allenato dei palati. Come sempre, meglio studiare attentamente la mappa del quartiere fieristico prima di partire, costruendosi un itinerario secondo criteri territoriali o aziendali in linea con le proprie attitudini e curiosità. Il tutto tenendo presente che la selezione alla cassa è garantita da un biglietto di ben 50 euro, che scendono a 45 per chi procede all'acquisto online.
DI CERTO c'è che i fanatici del «made in Lombardy» non avranno che l'imbarazzo della scelta: anche quest'anno il Pirellone organizza la consueta «collettiva istituzionale» raccogliendo ben 203 aziende in uno spazio di 8.500 mq nell'ormai consueto salotto del Palaexpo. In questo contesto Brescia si conferma all'altezza del suo status di «Leonessa», con la presenza di ben 88 cantine che diventano 120 considerate le insegne presenti con stand privati in altri padiglioni. La spedizione punta a offrire la più esauriente istantanea possibile su un universo regionale fatto di 42 denominazioni (5 Docg, 22 Doc, 15 Igt) che rappresentano l'8% delle produzioni nazionali di alta qualità: un panorama di grande varietà e versatilità capace, nel 2012, di vincere soprattutto oltre confine, mettendo a segno una crescita dell'export pari all'11,2%.
Impossibile elencare poi tutto quel che ci sarebbe da conoscere, assaggiare, approcciare su una superficie espositiva di oltre 94 mila mq. Da ricordare che, nel padiglione 11 c'è Vivit, il salone dedicato alle tipologie biologiche e biodinamiche sempre più apprezzate dai consumatori. Per spezzare il filo vitivinicolo si potrà variare con un giretto all'expo parallelo di Sol&Agrifood, regno dell'extravergine, delle produzioni tipiche di altissima qualità: qui, tra l'altro, debutterà la preview di Pastatrend, ghiotta anteprima del salone internazionale della pasta in calendario dal 2014. Come dire: una filiera che chiude il cerchio...
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