IL PROGETTO

Accademia del Crescere formazione per il futuro

di Adriano Baffelli
Un percorso per far conoscere imprenditori di successo del territorio in grado di stimolare la voglia di fare. Albano: «L'identità è strategica»
Foto di gruppo in occasione del primo incontro dell’Accademia del Crescere ospitato da Costaripa a MonigaMattia Vezzola e Massimo Albano
Foto di gruppo in occasione del primo incontro dell’Accademia del Crescere ospitato da Costaripa a MonigaMattia Vezzola e Massimo Albano
Foto di gruppo in occasione del primo incontro dell’Accademia del Crescere ospitato da Costaripa a MonigaMattia Vezzola e Massimo Albano
Foto di gruppo in occasione del primo incontro dell’Accademia del Crescere ospitato da Costaripa a MonigaMattia Vezzola e Massimo Albano

«Cari ragazzi, giovani amici agricoltori, ricordate sempre che la tecnica si compra, il sentimento no. Vorrei trasmettervi come la filosofia, la celebrità e la fama devono essere solamente una conseguenza, non l’obiettivo del nostro lavoro: purtroppo per la società d’oggi il fatturato è più importate della genialità». È uno dei significativi passaggi della testimonianza di Mattia Vezzola, enologo e proprietario della cantina Costaripa di Moniga del Garda, «consegnata» agli imprenditori junior di Coldiretti, impegnati nel primo appuntamento del progetto «Accademia del Crescere».

L’incontro è stato organizzato da Coldiretti Giovani Impresa Brescia, con la partecipazione di oltre quaranta agricoltori. «È iniziato un percorso formativo con lo scopo di far conoscere imprenditori di successo del nostro territorio in grado di stimolare la voglia di fare. La ricerca dell’identità è il valore chiave e fondamentale perché ognuno di noi definisca la propria unicità, solo in questo modo potrete differenziarvi da tutti gli altri», ha rimarcato il direttore di Coldiretti Brescia, Massimo Albano in apertura dell’incontro, alla presenza del Delegato Giovani Impresa di Coldiretti Brescia, Davide Lazzari, e di tutto il Consiglio direttivo, di un nutrito gruppo di giovani imprenditori del territorio e del padrone di casa, che ha messo a disposizione la propria azienda, Mattia Vezzola. «Accademia del crescere - precisa l’associazione agricola presieduta da Valter Giacomelli - è un progetto che nasce con la volontà di avvicinare al mondo di Coldiretti Brescia nuovi giovani imprenditori del territorio attraverso un percorso di crescita, formazione e conoscenza di realtà virtuose del mondo agroalimentare ma non solo». Per Davide Lazzari, imprenditore vitivinicolo di Capriano del Colle e delegato del Gruppo Giovani Impresa Brescia, la formazione dell’imprenditore agricolo è una chiave fondamentale per affrontare le sfide del futuro. «Non solo per lo sviluppo di un’azienda che possa generare valore per l’imprenditore stesso, ma soprattutto per trarre esempio da chi, tramite la propria attività, genera valore per il territorio di riferimento, vera ragione d’essere del settore agricolo», ha evidenziato. Vezzola, tra l’altro, ha posto l’accento su coerenza e credibilità: due parole correlate secondo l’esperto enologo della cantina Costaripa, che ha più volte sottolineato durante la serata la rilevanza di scelte solide e continuative, da interpretare con lo sguardo di lungo periodo, evidenziando come in agricoltura «siano fondamentali l'aspetto emozionale e la continuità delle tradizioni con il passaggio di consegne tra nonni, genitori e figli». Un’intensa degustazione guidata in cantina e un momento conviviale con le eccellenze agroalimentari del territorio hanno concluso l’interessante serata. I vertici di Coldiretti Brescia ricordano che Coldiretti Giovani Impresa rappresenta la forza giovane di un’agricoltura capace di «investire nella nostra terra, che crede nelle proprie tradizioni e rappresenta un modo nuovo di interpretare l’attività, distintivo, innovativo partendo dai territori italiani e proiettandosi alla conquista dei mercati mondiali con le proprie eccellenze. Più di 70 mila giovani agricoltori aderiscono a livello nazionale alla nostra organizzazione, credono nei nostri valori».

Si tratta di difesa del vero made in Italy, fatto di prodotti che, sin dalla materia prima, hanno origine e vengono lavorati nel Paese. Ed ancora, salvaguardia del territorio e della sua biodiversità, tutela della salute dei consumatori: per questo da sempre l’organizzazione agricola presieduta a livello nazionale da Ettore Prandini punta su un sistema colturale originale, con elementi base e prodotti non geneticamente modificati, oltre che sulla promozione della trasparenza e tracciabilità.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA