OLTRE LA TERRA

Agriturismo, l’azienda agricola evolve con la multifunzionalità

di Adriano Baffelli
La Lombardia sul podio nazionale con Toscana e Trentino Alto Adige E con le Fattorie didattiche la proposta formativa a misura di bambini
Un intenso momento in una Fattoria didattica: In Lombardia le realtà accreditate sono complessivamente 178, comprese le 22 che sono operative in provincia di BresciaSimone Frusca (Coldiretti)
Un intenso momento in una Fattoria didattica: In Lombardia le realtà accreditate sono complessivamente 178, comprese le 22 che sono operative in provincia di BresciaSimone Frusca (Coldiretti)
Un intenso momento in una Fattoria didattica: In Lombardia le realtà accreditate sono complessivamente 178, comprese le 22 che sono operative in provincia di BresciaSimone Frusca (Coldiretti)
Un intenso momento in una Fattoria didattica: In Lombardia le realtà accreditate sono complessivamente 178, comprese le 22 che sono operative in provincia di BresciaSimone Frusca (Coldiretti)

Oltre agli aspetti che apprezziamo delle aziende agricole, preziose produttrici di cibo naturale e genuino, ve ne sono altri, meno percepiti e conosciuti. «L'azienda agricola, con la sua presenza strategica sul territorio, ha sempre ricoperto un ruolo significativo e, soprattutto in questi ultimi anni, si è assistito a un maggior riconoscimento non solo dal punto di vista produttivo ma anche economico, grazie alla possibilità di affiancare i servizi alla produzione primaria di beni alimentari - sottolinea Simone Frusca, responsabile Ufficio Tecnico di Coldiretti Brescia -. L'attenzione stessa da parte dei cittadini e gli orientamenti della Commissione europea hanno indotto al mantenimento e miglioramento di obiettivi che, da sempre, sono stati i princìpi fondanti dell'esistenza delle aziende impegnate nel settore primario, quali ad esempio la valorizzazione delle risorse naturali, il rispetto dell'ambiente, la tutela e la vigilanza del territorio». Aspetti che si possono sintetizzare con il termine multifunzionalità. Tra questi sicuramente uno è di rilievo, legato all'esigenza dei consumatori di trovare risposte sulla reale sicurezza dei prodotti acquistati e sulla trasparenza della provenienza degli stessi, stimolando una maggiore crescita dell'attività di vendita diretta in tutte le forme possibili che l'impresa agricola può realizzare. Da qui nasce l'attività agrituristica normata come «attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del Codice Civile, anche in forma di società di capitali o di persone, anche associati, attraverso l'utilizzo dell'azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali». Nel panorama nazionale la Lombardia è la terza regione con il maggior numero di strutture in questo ambito, dopo Toscana e Trentino-Alto Adige. Il settore prosegue la fase di espansione, sia dal lato dell'offerta, per numero di aziende, attività proposte e servizi offerti, sia dal lato della domanda per crescita di frequentatori. L'agriturismo è un comparto molto forte in termini di reputazione e di gradimento. In totale le aziende agrituristiche in Lombardia sono 1.717. Dalla documentazione fornita da Coldiretti, per quanto concerne la normativa, emerge che l'attività di agriturismo, dagli anni Settanta in poi, ha registrato un notevole sviluppo, ma è solo negli anni Ottanta che il legislatore ha avvertito la necessità di regolamentare la materia, emanando la legge quadro 730 nel 1985, poi abrogata dalla legge 96 del 2006 tuttora in vigore. In ambito regionale la normativa di riferimento è la 31 del 2008, con la finalità di sostenere la multifunzionalità dell'azienda agricola, consentire la permanenza degli agricoltori sul territorio, valorizzare il patrimonio rurale e i prodotti tipici di qualità. Legge completata da un regolamento attuativo che prevede le modalità operative per l'attività agrituristica. «La Regione disciplina l'attività dell'agriturismo - spiega Frusca - allo scopo di favorire la rivitalizzazione e la valorizzazione sotto l'aspetto sociale, territoriale ed economico delle comunità rurali, attraverso la diversificazione e l'integrazione dei redditi aziendali, la conoscenza e il consumo dei prodotti tipici e della cultura rurale e la salvaguardia dell'ambiente, per un più armonico sviluppo dell'intera comunità». Le Fattorie didattiche della Lombardia costituiscono un circuito di elezione di imprese agricole che si impegnano, oltre che nella produzione agricola, nell'attività didattico-formativa e nell'accoglienza del pubblico in particolare nell'educazione di bambini, giovani e adulti. Le Fattorie didattiche offrono l'opportunità di conoscere l'attività agricola e il ciclo degli alimenti, la vita degli animali, i cicli vegetali, il mestiere e il ruolo sociale dell'agricoltore, il territorio lombardo. L'azienda per diventare Fattoria didattica deve accreditarsi per entrare a far parte del circuito della Regione Lombardia. Tutti gli operatori impiegati nell'attività hanno frequentato un corso specifico di formazione e sono tenuti ad aggiornamenti obbligatori annuali. Le fattorie didattiche devono rispettare una serie di impegni: garantire la presenza di operatori che abbiano frequentato i corsi di primo soccorso; svolgere le attività nei fabbricati aziendali o nei beni fondiari dell'azienda agricola; adeguare il numero dei partecipanti alle attività didattiche agli spazi aziendali; commisurare l'accoglienza al numero degli operatori presenti in azienda per cui il rapporto operatori/utenti non può essere inferiore a 1/30; condurre personalmente l'accoglienza, la visita e le attività o avvalersi di un numero adeguato di operatori di supporto; tenere un quaderno degli ospiti debitamente compilato; predisporre adeguata segnaletica ad eventuali ambienti che potrebbero costituire un pericolo per i fruitori delle attività; aggiornare il progetto didattico formativo; frequentare 8 ore di aggiornamento durante l'anno solare; utilizzare il logo identificativo regionale. Le fattorie didattiche accreditate in Lombardia sono 178, di cui 22 bresciane.. © RIPRODUZIONE RISERVATA