LA STRADA

«Colli dei Longobardi»: Vino, Sapori e territorio

di Adriano Baffelli
Una sfida lanciata dall'associazione nata nel 2001: punta a integrare e arricchire la promozione turistica e eno-gastronomica dei Comuni
Alcuni dei vini che compongono l’offerta dei Colli dei Longobardi, completata da altri prodotti del territorioIl presidente Flavio Bonardi
Alcuni dei vini che compongono l’offerta dei Colli dei Longobardi, completata da altri prodotti del territorioIl presidente Flavio Bonardi
Alcuni dei vini che compongono l’offerta dei Colli dei Longobardi, completata da altri prodotti del territorioIl presidente Flavio Bonardi
Alcuni dei vini che compongono l’offerta dei Colli dei Longobardi, completata da altri prodotti del territorioIl presidente Flavio Bonardi

Il galletto segnavento commissionato dal vescovo Ramperto a un artigiano e fatto issare sul campanile della chiesa di San Faustino in città, appare stilizzato nel marchio dell’associazione «Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori». Si tratta della riproposizione, in chiave attuale, di un reperto conservato nella sezione longobarda del Museo di Santa Giulia, uno dei due punti di partenza, con il vigneto della Pusterla, del percorso predisposto dalla realtà associativa. Un richiamo forte alle radici longobarde di Brescia, dal 2011 inserita nel sito seriale «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)», nel Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco con Cividale del Friuli, Torba-Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento e Monte Sant’Angelo. Realtà che custodiscono preziose testimonianze monumentali longobarde, a ricordo dei domini di maggiore rilievo dei Ducati longobardi. L’associazione Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori è attiva da oltre vent’anni, essendo stata costituita nel 2001. Si sviluppa su un tragitto che collega il capoluogo con Botticino, Rezzato, la frazione Ciliverghe di Mazzano, Castenedolo, Montichiari, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale e Flero, da dove si può ritornare a Brescia, chiudendo l’articolato circuito. «Da sempre le attività svolte dalla nostra associazione – commenta il presidente Flavio Bonardi - hanno interessato da vicino la vita di tutti i comuni toccati dalla Strada del vino e dei sapori, integrando e arricchendo la promozione turistica ed eno-gastronomica offerta dalle Amministrazioni locali». Alla Strada dei Longobardi sono associate, oltre alle aziende vitivinicole, realtà di diverse categorie: ristoranti e trattorie; agriturismo; alberghi; apicoltori; agenzie di incoming; macellerie, gastronomie e pasticcerie; istituti di formazione per professionisti nel settore della cucina e della pasticceria; aziende che si occupano di qualità nel campo agroalimentare. «L’associazione può contare sulla presenza di aziende che propongono prodotti di eccellenza - sottolinea il presidente Bonardi - quali sono i nostri vini, i mieli, i salumi, i pasticcini, le produzioni di nicchia, così come sulla genuinità delle offerte gastronomiche delle trattorie, l’accoglienza professionale degli albergatori. Di rilievo anche la stretta collaborazione con i musei, il profondo senso di appartenenza al territorio che passa attraverso una forte collaborazione con gli enti locali». Per Flavio Bonardi, quelli elencati sono gli elementi di successo che integrano, differenziano e danno valore aggiunto alle offerte turistiche. «Senza mai dimenticare – sottolinea il presidente - la vocazione principale che una Strada del Vino e dei Sapori deve possedere, andando a unire quanto di meglio si può incontrare nelle nostre terre». I fattori caratterizzanti delle attività svolte dall’associazione sono riconducibili a diversi aspetti: lo scambio di buone pratiche; la condivisione di materiali, informazioni e dati ritenuti di reciproco e generale interesse; la creazione di un gruppo di lavoro per studiare pacchetti turistici congiunti, attività didattiche e formative, attività di promozione, educational tour per buyers, educational per giornalisti. Particolare attenzione è riservata a incentivare il raggiungimento di standard di qualità elevati per l’attività delle singole cantine, così come allo studio e all'attuazione di accordi culturali, commerciali e promozionali incrociati con il territorio. «Nell’ultimo anno e mezzo l’associazione - conclude Bonardi - ha aumentato il proprio impegno in campo comunicativo per far conoscere il territorio e le aziende vitivinicole presenti». Uno sforzo che prosegue nel tempo, si rafforza, con l’obiettivo di valorizzare sempre al meglio vini e sapori.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA