IL TREND

Giovani, le idee e la forza per un futuro sostenibile

di Adriano Baffelli
Il delegato Davide Lazzari
Il delegato Davide Lazzari
Il delegato Davide Lazzari
Il delegato Davide Lazzari

Non è la prima volta che l’attenzione si concentra su giovani e mondo agricolo, basta ricordare l’iniziativa Accademia per crescere di Coldiretti Brescia. Come è recentemente successo per le donne e per i senior, l’obiettivo si rivolge agli under per dare conto della rilevanza di significative e dinamiche articolazioni del settore e, nella circostanza, perché si registra una tendenza positiva.

I giovani bresciani, come i colleghi lombardi, continuano a guardare con interesse all’agricoltura anche nella difficile contingenza degli anni più recenti e del presente, segnati prima dalla pandemia, poi dalla guerra. Come già evidenziato nei giorni scorsi, in occasione della proclamazione dei vincitori degli Oscar Green in Lombardia, a livello territoriale le imprese guidate da giovani con età inferiore ai 35 anni sono cresciute nell’anno in corso di circa il tre per cento, con oltre settecento tra femmine e maschi protagonisti, sulla base dei dati del Registro Imprese aggiornati al secondo trimestre 2022. Oltre tremila sono i nuovi agricoltori in Lombardia. Per Coldiretti Brescia si tratta di giovani che hanno scelto un futuro da imprenditori investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette sino alle bioenergie e all’economia green. Nelle campagne le nuove generazioni esprimono creatività, portano il loro contributo e il loro impegno per affrontare le sfide sempre più attuali sull’approvvigionamento del cibo, sui cambiamenti climatici e sulla produzione di energia nel segno della sostenibilità. «Il dinamismo e le storie di questi giovani - sottolinea Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia - testimoniano la vitalità della nostra agricoltura, con imprenditori capaci di trovare, anche in un momento estremamente complicato come questo, la forza di andare avanti o addirittura di avviare realtà innovative. Il settore agricolo è diventato punto di riferimento importante per le nuove generazioni, l’agroalimentare è un’attività su cui scommettere per fare reddito, tutelare il territorio e rilanciare l’economia nazionale e noi dobbiamo accompagnarli e supportarli in questo percorso». In Italia - ricorda la Coldiretti - il numero di giovani imprenditori agricoli è cresciuto dell’otto per cento negli ultimi cinque anni, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia. L’agricoltura, inoltre, come evidenzia l’organizzazione agricola sulla base della rilevazione Istat riferiti al mercato del lavoro e al II trimestre dell’anno, è uno dei pochi settori in cui i giovani occupati con meno di 34 anni aumentano con un balzo di ben 19 mila unità guardando al periodo prima della pandemia. Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, il settore primario è diventato di fatto il punto di riferimento importante per gli «under», tanto che impegnate nelle campagne italiane c’è un esercito di 55 mila imprese giovani che, di fatto, ha rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore, impegnandosi in attività multifunzionali: spaziano dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche dalle attività ricreative, all’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, dalla sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere alla cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

«Le aziende agricole giovani sono una risorsa per tutto il sistema economico e produttivo - evidenzia Davide Lazzari delegato provinciale Giovani Impresa Brescia -, hanno la maggior propensione all’innovazione e hanno più a cuore la sostenibilità ambientale. Mai come ora è importante essere a fianco delle nuove generazioni che vogliono costruire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono».