L’INDAGINE

No al cibo in provetta da sette italiani su 10

di A.Baff.
La nuova campagna di Coldiretti contro il cosiddetto cibo sintetico
La nuova campagna di Coldiretti contro il cosiddetto cibo sintetico
La nuova campagna di Coldiretti contro il cosiddetto cibo sintetico
La nuova campagna di Coldiretti contro il cosiddetto cibo sintetico

Da un’indagine Coldiretti/Ixè emerge che sette italiani su dieci non si fidano del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta: lo evidenzia l’organizzazione agricola ricordando che in Lombardia si alleva oltre il 50% dei suini italiani, il 25% dei bovini da carne e si produce il 45% del latte italiano. In tale contesto, Coldiretti inquadra con soddisfazione la notizia che il Consiglio regionale ha approvato la mozione presentata dal gruppo della Lega a sostegno della petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico, promossa da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe, Coldiretti e Filiera Italia.
Una posizione, quella espressa dall’aula, che segue l’adesione già ufficializzata dall’assessore regionale con delega per Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi. «Dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’ sino al pesce senza mari, laghi e fiumi, il cibo in provetta potrebbe presto inondare il mercato europeo - denuncia la Coldiretti - poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue». Per Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia «dietro l’alibi della tutela ambientale si nascondono speculazioni che portano al cibo sintetico con il rischio di cancellare l’identità dei nostri prodotti agroalimentari e dei territori. Ringraziamo il Consiglio regionale per questa presa di posizione importante che va nella direzione indicata dalla maggior parte dei consumatori». Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare il cibo fatto in laboratorio gli italiani - spiega l’analisi Coldiretti/Ixe’ - mettono in cima il fatto di non fidarsi dei prodotti non naturali; al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicuro per la salute. Rilevante la considerazione che il cibo artificiale non abbia il sapore di quello vero e il timore per il suo impatto sulla natura. •.  © RIPRODUZIONE RISERVATA