LA SINERGIA

Sole e Rugiada, la filiera corta che firma qualità e genuinità

Il caro materie prime e energie pesa sul settore e riduce la marginalità Poli: «Servirebbe una distribuzione più equa degli aggravi tra gli attori

ATAIl caro materie prime e soprattutto l'elevato incremento dei costi dell'energia pesano anche sul mondo agricolo, non solo su quello manifatturiero. Felice Poli, presidente dell'Organizzazione di Produttori «Sole e Rugiada», specializzati nella IV gamma e legati a Coldiretti Brescia, parla di un settore in ginocchio e di un sistema che si sta deteriorando. «Purtroppo ora manca la marginalità - denuncia Poli -, la grande distribuzione organizzata contribuisce ancor più a penalizzare il settore scaricando su di noi tutti gli oneri. Non si può continuare a comprimere la filiera, servirebbe una distribuzione più equa degli aggravi tra tutti gli attori». Il caro energia pesa molto nella fase di valorizzazione, ovvero del lavaggio e confezionamento, dato che per legge si deve utilizzare acqua potabile in quantità, tra i 5 e i 10 litri per ogni chilogrammo, adeguatamente refrigerata a 2-4 gradi centigradi e alla giusta pressione, con notevole dispendio energetico. Poli è anche vicepresidente di Unaproa: l'organizzazione nazionale del settore ha avanzato al Governo la richiesta di urgenti e adeguati ristori per la categoria, che rischia di soccombere di fronte a questa contingenza vissuta con crescente preoccupazione, con il timori che diventi strutturale e non sia solo una pur negativa parentesi. A soffrire di più sono soprattutto le produzioni in serra, ma anche chi produce in pieno campo lamenta molte distorsioni e grandi difficoltà. Far tornare i conti diviene un'impresa assai difficile. «Ci sono imprese - sottolinea Felice Poli - che hanno già iniziato a ridurre la produzione e addirittura iniziano a pensare che cedere la proprietà ai figli, sino a poco tempo fa sbocco naturale, non sia più un'opzione praticabile». Per chi opera nel settore delle serre gli incrementi dei costi delle materie prime, acciaio e plastica, superano il 40%, situazione che porta molte imprese a non richiedere i contributi a valere sul Piano di sviluppo rurale, dato che sono al massimo del 35% e non coprono nemmeno il delta rappresentato dai maggiori costi per il caro energia e il caro materiali. Sole e Rugiada raggruppa le aziende agricole di proprietà del gruppo La Linea Verde di Manerbio e oltre settanta partner di fiducia, aziende orticole qualificate presenti sul territorio nazionale che condividono la cultura agricola della realtà presieduta da Poli. Il risultato del solido rapporto e della profonda condivisione tra le due strutture è rappresentato da una filiera corta, tracciata e dinamica, forte di oltre 2 mila ettari di coltivazioni, che garantisce tutto l'anno l'approvvigionamento della materia prima necessaria agli stabilimenti produttivi de La Linea Verde. I prodotti agricoli dell'OP Sole e Rugiada sono certificati secondo il riferimento DT3, coltivati seguendo i principi della «produzione a lotta integrata». Con questa scelta è assicurato un livello di residuo di fitofarmaci inferiore al 30% del tetto consentito per legge. La certificazione DT3 risale al 2002. L'organizzazione di produttori Sole e Rugiada organizza, come detto, produttori della filiera ortofrutticola della IV gamma e si prefigge, principalmente «la garanzia della qualità e della genuinità dei prodotti coltivati nel rispetto dell'ambiente. Tutte le fasi della filiera, partendo dall'approvvigionamento programmato sino alla distribuzione finale effettuata con automezzi propri, sono gestite e controllate da personale qualificato che opera nel pieno rispetto della sicurezza alimentare e della piena soddisfazione del cliente. Il consumatore può scegliere tra un'ampia gamma di referenze ad alto contenuto di servizio che rispettano la freschezza e la qualità». L'innovazione continua e la ricerca di nuovi proposte hanno coinciso con una crescita di quote di mercato in ambito nazionale ed estero. Nella IV gamma rientrano insalate baby-leaf e a cespo, frutta, snack di frutta e verdura, verdure pronte da cuocere, insalatone arricchite, nonché pronti all'uso come zuppe, purè, dessert e frullati di frutta. Le aziende agricole associate gestiscono varie piattaforme di lavorazione, tre stabilimenti ubicati in Italia e uno in Spagna. Le aree di coltivazione si trovano oltre che in Lombardia, in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto. La produzione annua è 42 mila tonnellate. Le Organizzazioni di Produttori (OP) e le Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP), sono società volute dall'Unione Europea la cui attività principale è la commercializzazione dei prodotti dei propri aderenti. Le OP e le AOP rappresentano, quindi, gli elementi portanti dell'Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) nel settore ortofrutticolo, della quale garantiscono il funzionamento decentrato. Tra Coldiretti e Unaproa è stato recentemente sottoscritto un patto per dare vita, fra il resto, a un think tank per la realizzazione di analisi e proposte per la riforma delle politiche europee di settore, ma anche per la formazione e l'assistenza alle imprese agricole. Prevista anche la realizzazione di progetti a supporto del percorso di internazionalizzazione. . © RIPRODUZIONE RISERVATA