A Barbarano di Salò

Pantani, Colbrelli, cappuccio e caffè: il bar Giardino è la «mecca» dei ciclisti

di Luciano Scarpetta
Cristian Negrini e il suo locale divenuto punto di riferimento per gli amanti delle due ruote: «Una passione nata con il Pirata»
Un sorriso con Pantani Cristian Negrini all’interno del suo bar a Barbarbano di Salò
Un sorriso con Pantani Cristian Negrini all’interno del suo bar a Barbarbano di Salò
Un sorriso con Pantani Cristian Negrini all’interno del suo bar a Barbarbano di Salò
Un sorriso con Pantani Cristian Negrini all’interno del suo bar a Barbarbano di Salò

Colazione con vista biciclette da corsa al Caffè Giardino di Barbarano. Collocato strategicamente a fianco della Gardesana e adiacente l’edicola Niboli-Castellini, negli ultimi tempi il locale, gestito da una decina di anni da Cristian Negrini 48enne bassaiolo di Ghedi con la compagna Stana, è diventato un vero e autentico tempio per i pellegrinaggi pagani di tantissimi amatori in transito sulla riviera bresciana del lago.

Tappa obbligata per i ciclisti

Per gli sportivi è ormai tappa obbligata perché ci si può fermare in tranquillità a bordo strada durante l’uscita in bici senza deviare nel traffico dei centri abitati, parcheggiare la specialissima nelle rastrelliere all’interno del giardino e ristorarsi, consumando qualcosa in maglietta e pantaloncini corti in un locale che col tempo si è anche trasformato in un piccolo museo dedicato alla bicicletta da corsa.

L'inizio di tutto

Per la cronaca, Cristian nasce calciatore («da gnaro ho giocato nella Voluntas, nelle giovanili del Brescia») ma poi «con Pantani mi è venuta passione per il ciclismo. È cominciato tutto un po’ così, in sordina, ma poi tanti professionisti hanno iniziato a fermarsi all’esterno in giardino a fare colazione e un po’ alla volta lasciavano magliette, cappelli e gadget vari». Qualche nome in particolare? «Damiano Cima, Tagliani, Scaroni, Velo, Chiesa e chi più ne ha più ne metta – snocciola Cristian come fanno gli appassionati di calcio con i componenti della loro squadra del cuore - senza dimenticare il leggendario Roberto Visentini», enfant du pays, professionista dal 1978 al 1990 e trionfatore del Giro d'Italia 1986.

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Episodi particolari?

«Beh – ricorda sorridendo Cristian - Sonny Colbrelli si ferma sempre, anche adesso al termine della carriera da professionista a bere acqua e menta che definisce la sua kryptonite durante le sue uscite in bici». All’esterno e all’interno del locale sono esposte anche biciclette, alcune d’epoca, oltre a tante maglie, anche iridate appartenute ad esempio a Peter Sagan e a Jakub Mareczko, corridori che da queste parti transitavano spesso in occasione dei loro allenamenti. Il Caffè Giardino è praticamente aperto tutto il giorno, dalle 5.30 alle 18.30 del pomeriggio: «Restiamo chiusi solo adesso ad inizio novembre per una settimana – ammette Cristian – solo per tirare un po’ il fiato anche noi». Non solo ed esclusivamente locale ciclisti in ogni caso: «La nostra clientela è contraddistinta da parecchi amanti delle due ruote, soprattutto il sabato e la domenica, ma c’è spazio anche per tanti escursionisti e camminatori dell’alto Garda, pescatori e compagnie di sommozzatori».

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