ALLA CAMERA

Autonomia, Bordonali indossa la t-shirt «Il vento del nord». Proteste dell'opposizione

Il presidente Fontana ha chiesto alla deputata leghista di chiudersi la giacca. L'intervento in aula: «La legge porti il nome di Calderoli e Maroni»
Simona Bordonali con la t-shirt verde
Simona Bordonali con la t-shirt verde
Simona Bordonali con la t-shirt verde
Simona Bordonali con la t-shirt verde

Una t-shirt verde con la scritta «Il vento del nord». La indossava sotto la giacca la deputata leghista bresciana Simona Bordonali durante l'intervento nell'aula della Camera sul ddl Autonomia differenziata. Indumento che, però, ha sollevato proteste dai banchi dell'opposizione.

E' intervenuto, quindi, il presidente della Camera Lorenzo Fontana che rivolgendosi alla deputata del Carroccio le ha spiegato che non si possono indossare indumenti o esporre cartelli con riferimenti politici. E quindi, «per evitare polemiche le chiedo cortesemente se può chiudere la giacca». «Non mi sembrava che ci fosse scritto chissà che cosa rispetto ai cartelli che sono stati esposti», ha replicato Bordonali.

La legge Calderoli - Maroni

 «Sarebbe un bel segnale se la legge sull'autonomia portasse il nome Calderoli-Maroni. Ero nella giunta regionale di Roberto Maroni nel 2017 quando si svolse il referendum in Lombardia e Veneto. Se siamo qui è anche grazie alla sua caparbietà e alla sua intuizione. Oltre ovviamente grazie allo straordinario lavoro del ministro Calderoli», ha detto Bordonali nel suo intervento.

«L'autonomia sarà un grande traguardo per i militanti della Lega che la aspettano da 40 anni - ha aggiunto - per i milioni di cittadini lombardi e veneti che l'hanno richiesta con il referendum e per i cittadini italiani che avranno più trasparenza, più controllo sull'impiego delle risorse, più vicinanza al potere decisionale».

«Nel 2001 -  ha ricordato- quando il vento del nord soffiava forte, il governo Amato fece approvare la riforma del Titolo V della Costituzione. La sinistra sostenne quella riforma, evidenziando l'importanza della autonomia come garanzia di pari opportunità a tutte le regioni. Oggi il Pd rinnega sé stesso. L'autonomia non aumenterà il divario tra nord e sud. Quello sta aumentando adesso senza l'autonomia: il tasso di occupazione nel Nord (69,4%) è di 21 punti superiore a quello del Mezzogiorno (48,2%) e il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14,0%) è circa tre volte quello del Nord (4,6%). Ogni abitante di Piemonte, Veneto e Lombardia alimenta le casse pubbliche per il resto del paese rispettivamente con 1006 euro, 2680 euro e 5090 euro all'anno in più di quanto riceve ogni anno».

«Questa riforma consentirà, a chi lo chiede, di gestire a minor costo per la collettività un servizio attualmente erogato dallo Stato centrale, avvicinando i centri di spesa ai cittadini, nel rispetto del principio vedo, pago e voto», ha concluso la parlamentare bresciana della Lega

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