IL CASO

Profughi ucraini a scuola: gli esami alle medie sono ancora un'incognita

I ragazzi inseriti nelle classi tra meno di un mese concluderanno l’anno: diversi potrebbero essere alle prese con l’esito finale. Mentre molti stanno rientrando
Dubbi sugli esami di terza media: come faranno i profughi per il diploma?
Dubbi sugli esami di terza media: come faranno i profughi per il diploma?
Dubbi sugli esami di terza media: come faranno i profughi per il diploma?
Dubbi sugli esami di terza media: come faranno i profughi per il diploma?

Sono 921 i bambini e ragazzi ucraini nelle nostre scuole, quasi 200 in città, inseriti con il criterio dell’età, senza nessuna particolare difficoltà sinora se non quello della discrepanza dei due percorsi scolastici in termini di annualità. Ma, avvicinandosi velocemente la fine dell’anno, si profila un grosso problema e i presidi sono in fibrillazione, in attesa di direttive ministeriali promesse e non ancora arrivate: potranno questi alunni essere promossi all’anno successivo e, soprattutto, potranno essere ammessi agli esami di terza media? Per la maturità non dovrebbero esserci candidati anche perché i più grandi, pochi, seguono in dad dalla loro scuola. Nelle more i pareri sono discordanti, ma le iscrizioni al 2022-23 si sono dovute fare per tempo, anche quelle al primo anno delle superiori, naturalmente provvisorie. Intanto un altro fenomeno si sta diffondendo: il ritiro da scuola perché la famiglia riparte, va via, verso Paesi più vicini all’Ucraina o verso la patria stessa. Tutto questo rende ancora più fluida la questione.

«Se non arriveranno indicazioni precise, si agirà come con tutti gli stranieri inseriti lungo il corso dell’anno, a seconda dei casi potrebbero anche fare un esame speciale. Certo, lo scoglio è l’italiano e il valore legale dei diplomi in Italia» afferma il dirigente dell’Ust Giuseppe Bonelli. «Sono in attesa di lumi, però intanto ho prenotato un mediatore per quella data, sono convinta che l’esame vada fatto, non possiamo non ammettere. Tra l’altro il nostro ragazzo di terza ha sempre frequentato, è molto bravo in matematica e inglese; fatica in italiano e nella seconda lingua, lo spagnolo. La preiscrizione alla scuola superiore l’ha comunque effettuata», sostiene Cristina Fontana del Comprensivo di Nuvolento dove gli iscritti sono cinque.

«La valutazione è un tema delicatissimo - commenta invece Gaetano Greco del cittadino Est 1- in tutte le classi: li promuoviamo o no? Siamo su posizioni differenti, meglio che ci sia una norma chiara. Secondo me è giusto ragionare su un tempo più lungo e personalizzare: uguaglianza, io dico, vuol dire che si deve fare per ciascuno in modo diverso, tenendo conto delle diverse situazioni. Se dovremo progettare corsi estivi i soldi li abbiamo, non ne abbiamo mai visti così tanti, semmai sarà difficile reperire il personale». Intanto dall’Est 1 sono ripartiti in tre. Al Nord 2, due ragazzi di terza media sono finiti poi per età e colloquio orientativo alle superiori, e altri 3 hanno lasciato Brescia, ma la preside Maria Belponer si pone ugualmente la domanda sul passaggio di classe per i restanti delle primaria, di prima e seconda media.

La prima indicazione ministeriale parlava di corsi di alfabetizzazione e recupero durante l’estate, «ma ci vogliono i fondi, i 200 euro a testa per alunno accolto ricevuti all’inizio non basterebbero» spiega. All’Est 3 due alunni hanno avvisato che partiranno per l’Ucraina e altri due, ospiti della parrocchia di Buffalora ma non iscritti perché collegati in dad, faranno la stessa cosa. «Il ragazzo di terza media affronterà l’esame ma sarà dura per lui superarlo», riferisce il dirigente Sergio Ziveri, alle prese con un altro inghippo. L’esame scritto era stato fissato il 13 giugno con sede la primaria per lavori alle medie di Caionvico che dovranno invece aspettare perché nella primaria quel giorno ci saranno ancora le urne del referendum:

«Aspettiamo la nota ministeriale, intanto ci teniamo in contatto fra dirigenti per avere atteggiamenti simili e non fare ingiustizie. Non è decisione da poco - sottolinea Giulia Coppini dal Centro 1, con 16 iscritti ucraini, di cui due però in partenza -. Credo che il vero nodo sia la terza media per il valore legale del titolo, servirà qualche prudenza. Poi un altro dilemma: non ammettere o valutare dopo? Nelle altre classi la domanda si pone molto meno già fanno le prove Invalsi per matematica e inglese». Al Centro 1 si stanno proponendo corsi di alfabetizzazione anche per le mamme «ma con giugno avremo finito i fondi estivi dell’anno scorso. Per aggiunte ce ne vorranno altri» dichiara Coppini. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti