POLTRONE E COMPENSI

Assessori e consiglieri regionali: per il Pirellone "in palio" stipendi d'oro

di Eugenio Barboglio
Lontani i tempi più prosperosi, ma le cifre in gioco tra indennità di carica e di funzioni restano ancora assolutamente rispettabili
Il consiglio regionale della Lombardia prevede la presenza di 80 consiglieri
Il consiglio regionale della Lombardia prevede la presenza di 80 consiglieri
Il consiglio regionale della Lombardia prevede la presenza di 80 consiglieri
Il consiglio regionale della Lombardia prevede la presenza di 80 consiglieri

La stagione d’oro è lontana, ma i consiglieri regionali non si può dire che economicamente siano passati dalle stelle alle stalle. Certo, quando c’era lui, Formigoni, si stava meglio. Molto meglio. Era appunto quella la suddetta età dell’oro. Per dire, gli assessori avevano una suite a loro disposizione all’Hotel Gallia, un cinque stelle vicino alla stazione.

Non solo prestigioso, pure comodo per le trasferte in treno, regolarmente rimborsate. D’altronde il Celeste diceva sempre che la Lombardia era la regione più ricca e importante del Paese - vale il 22% del Pil nazionale - ed essere assessori regionali valeva almeno come essere al governo nazionale, forse anche di più. Come è finita la lunga stagione formigoniana non è un segreto, ingloriosamente. E sappiamo bene che in quella fine i quattrini hanno contato, eccome.

Se non fosse stato per la passione per i danè, come li chiamano a Milano, al Pirellone forse il tempo si sarebbe fermato. Venne, è vero, anche il vento dell’antipolitica, e la casta dovette tirare la cinghia. Con l’avvento di Roberto Maroni, scomparso qualche giorno fa, gli assessori non solo dovettero dire addio al Gallia, ma pure ad oltre metà del loro stipendio.

Come si diceva, però, al Pirellone ancora se la cavano, anche se ormai, i partiti per far fronte alle spese elettorali e di mantenimento della macchina, chiedono a tutti gli eletti una quota parte di quanto percepiscono dall’ente. Quota parte che varia da forza politica a forza politica.

Il compenso di consiglieri e assessori regionali

Ma quanto percepiscono consiglieri e assessori regionali? Non c’è molta differenza tra le due cariche. Il compenso base si compone di due voci: l’indennità di carica che è di 6.327 euro mensili e un rimborso forfettario per l’esercizio del mandato di 4.218. A queste cifre che sono fisse si aggiunge un’indennità di funzione che è invece variabile, a seconda, appunto, della funzione. E qui occorre fare degli esempi concreti: un presidente di commissione prende 1.620 euro, e così un sottosegretario; se sei presidente del tuo gruppo politico invece ne prendi 2.160 e se la carica è quella di presidente del consiglio regionale aggiungi 2.700 euro.

Fino a 17 mila euro mensili

Quest’ultima cifra è quella che insieme alle due componenti fisse del compenso dei consiglieri concorre a formare anche lo stipendio di un assessore. Per chiarirsi, un Fabio Rolfi o una Giulia Terzi percepiscono quanto Alessandro Fermi. La domanda è: a quanto può arrivare allora un consigliere della Lombardia? Per esempio, uno come Marco Alparone, farmacista ex sindaco di Paderno Dugnano, entrato in Regione con Forza Italia e passato alla Meloni, uno che ha un po’ di incarichi, arriva a circa 17mila euro mensili - parliamo sempre di lordo.

A queste cifre vanno poi aggiunti i rimborsi per le trasferte, quando queste sono legate al ruolo. Sempre per tornare all’epoca d’oro, al contrario di allora non sono più rimborsati i viaggi da casa al Pirellone. Succedeva che ci fossero assessori che mettevano la residenza nella seconda casa perchè più lontana da Milano. Infine, c’è l’assegno vitalizio per la pensione, che vale solo per i consiglieri in carica fino alla X legislatura (2013). Perchè insieme all’indennità di fine mandato è stato abrogato. •.

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