l'appello

Cani salvati dal degrado: Celeste, Alabama e Megan cercano casa

di Simona Duci
Quando i volontari dell’associazione "Seconda Chance", con sede in Valcamonica, li hanno salvati si trovavano in fin di vita, giacevano in grave stato di denutrizione e astenia
cani in cerca di famiglia
cani in cerca di famiglia
cani in cerca di famiglia
cani in cerca di famiglia

Sordi, ciechi e salvati da situazioni di degrado, tre cuccioli cercano disperatamente casa. Capaci di grande adattamento, e dall’intelligenza spiccata Celeste, Alabama e Megan sono solo alcuni dei pastori che negli anni, l’associazione “Seconda Chance” che ha sede in Val Camonica, ha recuperato e messo in salvo dalle tante aziende agricole che non sterilizzando i propri cani, danno seguito ad una riproduzione "eticamente vietata". Quella dei cosiddetti cani pastore “doppio merle”. Nati dall’accoppiamento di due pastori border merlati, incrocio che porta alla nascita di cuccioli con deficit visivi, disturbi oculari e sordità, (a volte solo uno o l’altro, a volte entrambe le cose)

Recuperati dai volontari in fin di vita

Celeste e Alabama presentano un manto quasi esclusivamente bianco, e hanno circa 4 mesi. Per Megan la più grandicella (ha due anni) il manto è pezzato, ma riporta gli stessi deficit dei due cuccioli. Quando i volontari dell’associazione li hanno salvati si trovavano in fin di vita, giacevano in grave stato di denutrizione e astenia. Lasciati dai proprietari a loro stessi, emarginati perché disabili. «Erano terrorizzati dal mondo intorno a loro, del quale decifrano a malapena le ombre – ha spiegato Eleonora Bigatti la responsabile del progetto di recupero dei cani – quando si presenta questa particolare condizione, i cuccioli hanno bisogno di essere stimolati e di essere guidati. Sono cani straordinari, di una versatilità unica e adatti ad ogni tipo di lavoro da conduzione. Compagni perfetti per qualsiasi disciplina sportiva o famiglia, facilmente gestibile con qualche piccola accortezza».

Purtroppo in Valle Camonica secondo quanto spiegato dall’associazione Seconda Chance, vige ancora la disinformazione sulle conseguenze di questi erronei accoppiamenti, ed ogni anno nascono cani disabili che conseguentemente fanno la fine di questi tre bellissimi pastori. Vengono abbandonati o nei casi peggiori vengono lasciati a morire nelle stalle, nel più totale isolamento. «Il progetto Seconda Chance – ha infine aggiungo Bigatti - ha come obbiettivo la prevenzione, e il recupero di questi cani speciali, che certamente meritano un’opportunità e hanno il diritto di vivere una vita normale. Se qualcuno volesse farsi avanti per l’adozione, questo è il link alla pagina Facebook dell’associazione

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