I siluri stanno colonizzando il Garda. Chi pensava che potessero stazionare generalmente tra i bassi fondali tra Lugana a punta Gro, si sbagliava. Esattamente un anno fa in quell’area il manerbiese Mauro Zilioli in compagnia dell’amico mantovano Alessio Bastianelli aveva catturato con la fiocina a 6 metri di profondità tra Sirmione e Peschiera un esemplare di 60 chili.
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«Da quelle parti non è raro trovarne durante le immersioni di pesca – ammette –. Certo gli avvistamenti sono in crescita rispetto a 5 o 6 anni fa quando non se ne vedeva nemmeno uno, ma catturarne due a distanza di poche decine di metri da 20 e 10 chili ad una profondità di 12 metri a Pacengo è un po’ una sorpresa».
La specie aliena
La specie aliena si ritrova nelle reti dei pescatori e adesso, è diventata anche preda abituale per i pescatori in apnea. «Noi ci troviamo nel fine settimana dandoci appuntamento al porticciolo della Zattera a Rivoltella – racconta Zilioli – e poi ci dirigiamo in barca nelle varie zone del lago a pescare magari lucci. In quella zona del lago non ci era mai capitato di incontrare questa specie. Spiace constatare di averli individuati a profondità più elevate, evidentemente si stanno adattando al lago e che raggiungono ormai dimensioni considerevoli. Nella fattispecie i due esemplari erano fermi sul fondale tra le alghe a digerire il pesce appena predato».
È ormai acclarato infatti che il siluro una autentica minaccia per l'estinzione di altre forme di vita lacustre. «Spiace davvero che anche il Garda corra il rischio di diventare come il Sebino dove la presenza del siluro è ormai diffusa da nord a sud – commenta Ziglioli -. La sua carne? Chi l’ha cucinato, affumicato per bene, afferma che sia buono, ma la carne non trova ancora molti estimatori».