Scampato alla morte atroce a Cellatica, un gatto ora cerca una casa sicura. Lacci di metallo che si stringono intorno al collo degli animali, fino a provocarne la morte per soffocamento. E' il principio di funzionamento delle trappole a strozzo, che pare possano essere state disseminate in zona negli scorsi giorni. Questa volta a pagarne le conseguenze è stato un micio di due anni, che non si sa come è poi riuscito a liberarsi dalla trappola mortale ed è fuggito, riportando però una lacerazione molto grave attorno al collo.
Questo genere di trappole vengono utilizzate per proteggere le coltivazioni dalla fauna selvatica e dai bracconieri, ma ci sono altri modi per farlo. Sono illegali e provocano la morte per asfissia, inoltre spesso capita che a rimanervi imprigionati siano animali domestici.
Il gattino che ora si chiama Matisse, in questo caso senza casa ma molto docile probabilmente abbandonato da tempo, è stato avvistato dopo l’incidente vagare in cerca di aiuto nella zona di via Caporalino e via Guido Rossa sul confine con Gussago. Una volontaria di Cellatica, che ha avuto la segnalazione della presenza di un animale ferito sul territorio si è poi precipitata a recuperarlo, e l’ha trasportato alla clinica veterinaria di Provaglio di Iseo, dove Matisse ha potuto ricevere le cure del caso. Suturata la ferita, ora avrà bisogno di alcune settimane per riprendersi, inoltre purtroppo il gatto durante le visite effettuate è risultato positivo alla Fiv e alla Felv, rispettivamente Aids e leucemia felina. Al momento lo sfortunato gattino è al sicuro dalla volontaria che l’ha salvato, ma cerca una famiglia che possa andare oltre la sua malattia, e dargli l’occasione di avere una casa. (Se interessati chiamare il numero 333.4713485)