LA NOVITA'

Addio al Reddito di cittadinanza, arriva la Mia: ecco cosa cambia

di Alessia Tagliacozzo
Differenti le platee, la durata, gli importi e i requisiti per ottenere il nuovo beneficio. Fino a 375 euro al massimo per i nuclei senza minori, disabili e anziani
Va in pensione il reddito di cittadinanza
Va in pensione il reddito di cittadinanza
Va in pensione il reddito di cittadinanza
Va in pensione il reddito di cittadinanza

A quattro anni dalla sua istituzione il Reddito di cittadinanza si prepara ad andare in soffitta: a fine anno - secondo una bozza di riforma del sussidio contro la povertà alla quale sta lavorando il ministero del lavoro che sottolinea comunque come si tratti solo di un lavoro che va approfondito - sarà sostituito dalla Misura per l'inclusione attiva (Mia) che cambia le platee, la durata, gli importi e i requisiti per ottenere il beneficio.

Le domande fino a fine agosto

Fino a fine agosto si potrà fare ancora domanda per il Rdc ma si potrà ottenere il beneficio al massimo fino alla fine del 2023. Nella sostanza la nuova misura divide le platee per l'accesso al beneficio tra le famiglie che hanno componenti minori, disabili o over 60 e quelle che non li hanno prevedendo per queste ultime importi più bassi e una durata minore del sussidio. Si tenta in questo modo di favorire il percorso verso il lavoro e di evitare quanto è successo con il Reddito di cittadinanza percepito per oltre il 40% da famiglie con un solo componente (46% a gennaio 2023). Per questi nuclei di single si potrà accedere solo all'importo decurtato a meno che non si tratti di disabili o over 60.

Il beneficio parametrato alla dimensione e composizione del nucleo famigliare

Il nuovo beneficio economico sarà pari al massimo a 6mila euro l'anno moltiplicato per la scala di equivalenza legata alla composizione del nucleo (2,1 il limite, 2,2 se in famiglia c'è un disabile) nel caso in cui ci siano disabili, minori o anziani over 60. Il beneficio sarà ridotto del 25% (4500 euro l'anno, 375 al mese al massimo) nel caso in cui la famiglia in condizione di povertà non abbia al suo interno queste categorie.

Si avrà diritto all'assegno se non cambiano le condizioni per 18 mesi nel caso di famiglia con disabili, anziani o minori rinnovabili e, dopo l'attesa di un mese, per altri 12 mesi. Il beneficio si potrà rinnovare ogni 12mesi attendendo un mese. Per le famiglie senza minori, disabili a anziani il beneficio durerà fino a un anno con la prima domanda. Dopo un mese di sospensione si avrà diritto ancora a sei mesi ma poi si dovranno attendere 18 mesi prima di avere diritto a un nuovo assegno, sempre che persistano tutti requisiti. Per ottenere il sussidio si dovrà essere cittadini italiani o dell'Ue (o familiari) con diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Due anni di residenza continuativa in Italia il requisito

Al momento della presentazione della domanda, bisognerà essere stati residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il valore dell'Isee non dovrà essere superiore a 7.200 euro (ridotto rispetto ai 9.360 del Rdc). Il valore del reddito familiare deve essere inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Anche la scala di equivalenza cambia. 

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