Ci sono a disposizione solo una dozzina di anni prima che il riscaldamento globale generato dai diversi tipi di inquinamento e dalle emissioni di gas serra porti a un cambiamento climatico irreversibile, con effetti catastrofici in tutto il globo. È uno scenario condiviso dalla maggioranza degli scienziati: a quel punto si oltrepasserà una soglia dalla quale sarà forse impossibile tornare indietro. Le scelte dell’uomo per porre rimedio agli squilibri climatici e naturali sono urgenti e non rinviabili.
D’altra parte, anche le tecnologie possono mettere un freno a questa degenerazione. Un esempio arriva dall’energia prodotta da fonti rinnovabili, che si sta affermando come la risposta più adatta alle sfide che il mondo dovrà affrontare, come il processo di decarbonizzazione e la crescita della domanda dovuta all’aumento demografico. Per rendere ancora più efficiente questa transizione non si potrà prescindere dal rafforzamento della digitalizzazione del settore. Intelligenza artificiale e internet delle cose nei prossimi anni permetteranno di dare risposte a problemi quali disuguaglianze, inquinamento, eccessivo consumo di risorse, generando benefici ripartiti.
Anche di questo tema si parlerà al Festival del Futuro, in programma dal 16 al 17 novembre a Verona.