demografia e società

Il bene e il male della longevità: «È un'opportunità, purché si freni la denatalità»

di Valeria Zanetti
Nel panel moderato da Marino Smiderle, interventi di Giuliana Coccia, senior statisticien di Alleanza sviluppo sostenibile, Odile Robotti, amministratore unico Learning Edge, e Luigina Mortari, ordinaria di pedagogia generale e sociale al dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona
Luigina Mortari, Giuliana Coccia, Alessandro Rosina, Odile Robotti e Marino Smiderle al Festival del Futuro 2023 (Fotolive)
Luigina Mortari, Giuliana Coccia, Alessandro Rosina, Odile Robotti e Marino Smiderle al Festival del Futuro 2023 (Fotolive)
FDF2023 - Intervista a Giuliana Coccia

La longevità è un bene o un male? E qual è il rapporto dei senior con lavoro e pensione? “Sconfiggere la morte prematura è stata la grande conquista della modernità. Ora 90% della popolazione arriva a 65 anni. La longevità è un’opportunità”, valuta senza dubbio Alessandro Rosina, ordinario di Demografia e statistica sociale alla Cattolica di Milano, che è intervenuto nel panel di discussione proposto dal Festival del Futuro, moderato da Marino Smiderle, direttore de Il Giornale di Vicenza e dedicato al tema insieme a Giuliana Coccia, senior statisticien di Alleanza sviluppo sostenibile, Odile Robotti, amministratore unico Learning Edge e Luigina Mortari, ordinaria di pedagogia generale e sociale al dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona.

FDF2023 - Intervista a Luigina Mortari

“Il grande pericolo sta invece nella transizione demografica che insieme all’allungamento dell’età media ha portato ad una progressiva riduzione del numero dei giovani in tutto l’Occidente, con conseguenze particolarmente gravi in Italia”, prosegue.

Frenare la denatalità è oramai un’emergenza, per assicurare nei prossimi decenni un contingente sufficiente di persone in età lavorativa ed in grado di produrre ricchezza.

Ci sono esempi virtuosi, secondo Rosina, che indica la Germania. La ricetta però è in un combinato disposto che include politiche a sostegno del lavoro femminile, giovanile, di formazione in particolare per gli stranieri immigrati e per gli over che cambiano lavoro in età avanzata.