Festival del futuro

Il peso sociale della crisi, più degrado e pericolosità

VECCHI E NUOVI GRUPPI EMERGENTI I segmenti dell'incertezza e del malessere si allargano
Povertà Per Mannheimer la recente successione di anni "horribilis" ha prodotto un degrado del tessuto sociale anche in Italia
Povertà Per Mannheimer la recente successione di anni "horribilis" ha prodotto un degrado del tessuto sociale anche in Italia
Povertà Per Mannheimer la recente successione di anni "horribilis" ha prodotto un degrado del tessuto sociale anche in Italia
Povertà Per Mannheimer la recente successione di anni "horribilis" ha prodotto un degrado del tessuto sociale anche in Italia

Contenitori sociali» e «aree sociali» per descrivere la realtà, al posto delle tradizionali «classi sociali». I contenitori sociali non sono definiti solo sulla base del reddito di gruppi e individui, ma anche dagli atteggiamenti nei confronti della società e del mondo. All'interno di questi contenitori, «individui e gruppi sociali non hanno necessariamente legami ideali e valori condivisi e manifestano invece un certo numero di interessi e comportamenti comuni in Italia e in Europa». La definizione è di Renato Mannheimer, sociologo, che ha fondato l'Istituto per gli Studi sulla pubblica opinione (Ispo Ricerche) ed è membro dell'Advisory Board di Eumetra.La prima area è quella «del benessere» ed è costituita dall'insieme di gruppi sociali che, per motivi professionali, ereditari o casuali dispongono di uno stabile benessere economico. Vi sono state uscite significative e nuove immissioni; si sono ridotti i redditi derivanti dal business tradizionale. «Ai margini inferiori», prosegue Mannheimer, «sono invece stati spinti diversi imprenditori del settore del turismo, alberghiero e ristorazione in tutti i Paesi dell'Europa meridionale e orientale. Nell'area del benessere si può anche distinguere una sub-area della ricchezza, in cui le caratteristiche del benessere sono portate all'estremo». Un altro segmento è l'area della creatività, dove operano individui e gruppi in grado di portare emozioni e/o innovazioni nell'ambiente sociale, di generare conoscenze nuove. A causa del Covid, l'area della creatività artistica si è inaridita per la carenza di rapporti interpersonali. Quest'area ha subìto, in Europa, una contrazione quantitativa e un impoverimento qualitativo.L'area della garanzia è formata dai gruppi sociali forniti di reddito adeguato e costante, provvisti di una sicurezza economica che li pone al riparo. Diversi appartenenti all'area della garanzia sono stati privati della sicurezza: alla crisi di molte imprese hanno fatto seguito orari di lavoro ridotti e decurtazione degli stipendi. L'area dell'incertezza comprende chi avverte rischi per il proprio futuro e quello della famiglia: qui sono rifluiti ex appartenenti alle aree della garanzia, della creatività e del benessere. L'area del malessere è formata da gruppi sociali con insoddisfacenti livelli di reddito, da vaste sacche di disoccupazione e sottoccupazione permanente: si è molto allargata. «Esiste anche una sub-area che si potrebbe definire "della disperazione"», prosegue Mannheimer, «in cui sembra impensabile ogni possibilità di miglioramento. L'ampliamento di quest'area riveste un'alta pericolosità sociale: la fine della speranza in un cambiamento positivo induce aggressività nei confronti delle istituzioni e dei gruppi sociali che si ritengono immeritatamente più favoriti. Gli stili di vita sono insoddisfacenti e possono costituire un serbatoio di disagio sociale: una mina per la convivenza sociale che si è andata allargando e radicalizzando». I contorni delle aree si sono modificati e sono numerosi i travasi, più verso il basso che verso l'alto, da un'area all'altra. E si è trattato di «un mutamento verso una strutturazione sociale con caratteri peggiori di quelli riscontrabili fino a qualche anno fa», conclude Mannheimer; «la recente successione di anni "horribilis" ha prodotto un impoverimento e un degrado complessivo del tessuto sociale in molti Paesi, Italia inclusa».