I.A. e creatività

Mazzi: «Intelligenza artificiale? Rischi quando non è al servizio dell’uomo, ma lo sostituisce»

di Luca Fiorin
Il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi intervistato dal direttore de L'Arena, Bresciaoggi e la Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli
Il direttore de L'Arena, Bresciaoggi e la Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi (Marchiori)
Il direttore de L'Arena, Bresciaoggi e la Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi (Marchiori)
Il direttore de L'Arena, Bresciaoggi e la Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi (Marchiori)
Il direttore de L'Arena, Bresciaoggi e la Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi (Marchiori)

La creatività è un valore aggiunto, ma bisogna creare le condizioni perché si realizzi e va protetta. In questo la tecnologia può essere un supporto, ma va regolata in maniera estesa.

Ha fornito un quadro davvero interessante Gianmarco Mazzi, che è ora sottosegretario alla Cultura e che ha una lunga ed importante esperienza nel management artistico e musicale, nel suo intervento al Festival del Futuro. Incalzato da Massimo Mamoli, direttore dell’Arena, di Bresciaoggi e della Gazzetta di Mantova, Mazzi ha parlato dell’importanza della creatività mescolando esempi concreti e ragionamenti profondi.

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Lo ha fatto sin dalla sua prima risposta, quando ha commentato con preoccupazione il fatto che egli avrebbe definito il talento nella stessa maniera in cui lo aveva fato poco prima, impersonandosi in lui, l’intelligenza artificiale. “Non nego che io sto badando principalmente agli effetti potenzialmente negativi di questa tecnologia, che per la prima volta non è al servizio dell’uomo, bensì lo sostituisce”, ha rimarcato.

Tornando al talento, il sottosegretario ha fornito un indirizzo che, essendo basato sulla sua esperienza professionale, ha un proprio rilievo. Insomma, il talento va fatto crescere. Anche con la determinazione. “Perché una persona che ha talento 100 e determinazione 50 vale meno di chi ha talento 50 e determinazione 100”.