Nuovi criteri

Scuole dell'infanzia del comune, priorità ai bambini disabili e con situazioni familiari gravi

Ecco come funzionano i nuovi criteri per i punteggi necessari ad essere accettati nelle scuole dell'infanzia del comune di Verona
La scuola dell'infanzia dall'Oca Bianca visitata dall'assessore La Paglia e dal sindaco Tommasi
La scuola dell'infanzia dall'Oca Bianca visitata dall'assessore La Paglia e dal sindaco Tommasi
La scuola dell'infanzia dall'Oca Bianca visitata dall'assessore La Paglia e dal sindaco Tommasi
La scuola dell'infanzia dall'Oca Bianca visitata dall'assessore La Paglia e dal sindaco Tommasi

Il comune di Verona ha stabilito nuovi criteri per le priorità di accesso alle scuole dell'infanzia, cioè quelle frequentate dai bambini dai 3 ai sei anni, comunali.

 

I nuovi criteri

Per l’anno scolastico 2023-2024, su proposta dell’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia, il punteggio per bambini disabili o con gravi situazioni familiari passa da 5 a 15 punti.

Per La Paglia questo «può fare una grande differenza nel sostegno alle famiglie, per semplificare la loro quotidianità, per permettere l’accesso alle scuole comunali alle bambine e bambini in un momento fondamentale dell’età evolutiva».

Le situazioni di disabilità sono certificate dagli organi competenti, mentre quelle che richiedono una «protezione sociale» dai Servizi Sociali del Comune.

L’assegnazione alla scuola scelta, spiega una nota del comune, avverrà comunque compatibilmente con la disponibilità di posti in relazione alla singola struttura e al numero dei bambini certificati già frequentanti.

 

Fratelli di bambini disabili

Qualora la famiglia abbia iscritto nella stessa scuola contemporaneamente due fratelli, di cui uno solo con disabilità, verrà riconosciuto loro un paritario punteggio di 10 crediti, «in modo da evitare l’esclusione di uno rispetto all’altro e la loro separazione in due strutture diverse».