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Regali preziosi durante la pandemia Covid, il settore dei gioielli tiene

Regali durante pandemia, il settore dei gioielli tiene

Nella crisi nera del commercio, c’è un settore che a sorpresa ha tenuto nel 2020: quello dei gioielli. Oro con pietre preziose e orologi, soprattutto. Non che non vi siano state perdite, ma tutto sommato, in media, sono state contenute rispetto alle previsioni di inizio pandemia.

A scattare la fotografia degli acquisti di anelli, bracciali e orologi è il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli che rileva: «Da maggio in poi c’è stata una ripresa e il calo delle vendite a livello nazionale si è attestato al 35%». Secondo l’associazione a trainare il comparto sono stati i regali fatti durante la pandemia. «Il nostro settore ha tenuto molto più del previsto - spiega Tranquilli -. Durante il lockdown avevamo aspettative drammatiche e invece da maggio in poi c’è stata la ripresa delle vendite anche nei negozi. Ovviamente la situazione è a macchia di leopardo: nei territori colpiti dalla prima ondata della pandemia è stata peggiore, ma in generale abbiamo segnali positivi. In un momento così difficile, il gusto per il bello e per il ben fatto ha prevalso, gli italiani hanno voluto fare regali preziosi per suggellare un momento, oppure - vedendo solo nubi all’orizzonte - si sono concessi un desiderio che avevano nel cassetto. Abbiamo letto questo dietro gli acquisti dello scorso anno».


Dopo il Natale, il prossimo obiettivo per le gioiellerie d’Italia è senz’altro il 14 febbraio. Il direttore Tranquilli ha buone speranze per un «San Valentino d’oro, i segnali di questi giorni fanno ben sperare».

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