LA CURIOSITA'

La «Grande eclissi solare totale»: ecco le immagini

Si potrà ammirare ad occhio nudo negli Usa e in Messico, in Italia solo in streaming. La Luna oscurerà il disco solare per un massimo di 4 minuti e 28 secondi
L'8 aprile la Grande eclissi solare totale
L'8 aprile la Grande eclissi solare totale
La grande eclissi, le immagini

La chiamano la «Great north american eclipse», la Grande eclissi solare del Nord America. Un evento scientifico eccezionale che avverrà  tra le 18:38 e le 21:55 italiane di oggi, 8 aprile, quando la Luna si allineerà perfettamente tra la Terra e il Sole, coprendone completamente il disco. Uno spettacolo visibile da circa 43,8 milioni di persone negli Stati Uniti (oltre 31 milioni), in Messico e in Canada.

 

Un evento eccezionale, si diceva, in modo particolare per la durata: l'eclissi maggiore avrà una durata di 4 minuti e 28 secondi nei pressi di Nazas, Durango, Messico. Sarà, per gli USA, la più lunga dell'ultimo secolo.

Per l'occasione, addirittura le scuole negli Stati Uniti resteranno chiuse e le autorità raccomandano scorte di cibo e di benzina.  Si stima che il fenomeno porterà infatti porterà nell’area interessata un enorme afflusso di turisti e questo finirà per aumentare la pressione sui servizi di emergenza. 

Purtroppo, lo spettacolo non sarà visibile in Europa se non attraverso le piattaforme streaming (consigliamo questo link sul sito della Nasa).

Per la prossima eclissi totale, l'Italia dovrà aspettare il 2 agosto 2027: in quel caso il 100% dell'oscuramento sarà percepibile solo a Lampedusa. Nel resto della Penisola sarà visibile come parziale, dal 60% fino al 98% della totalità, a seconda della latitudine.

Quella di oggi potrebbe mostrarci la nostra stella in una veste alquanto familiare. Secondo Ryan French, fisico solare del National Solar Observatory a Boulder in Colorado, le protuberanze filamentose della corona si estenderanno non solo dalla regione equatoriale, come nei periodi di minima attività, bensì da tutto il disco solare, diramandosi in ogni direzione proprio come nei disegni dei bambini.

Il team della Nasa al lavoro

Prevedere la forma della corona solare non è solo un passatempo per ingannare l'attesa dell'eclissi, ma una vera e propria attività di ricerca scientifica. Un team di esperti della Nasa che si occupa di scienza predittiva ha infatti sviluppato un modello computazionale che produce previsioni aggiornate quasi in tempo reale, grazie ai dati relativi al campo magnetico della superficie solare (fotosfera) raccolti dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory.

Il modello, elaborato dal supercomputer Pleiades della Nasa, sarà messo a confronto con le immagini dell'eclissi che verranno scattate lunedì per verificare quanto sappiamo realmente delle dinamiche che muovono il gas elettricamente carico (il cosiddetto plasma) della corona.

Conoscere questa parte dell'atmosfera solare è cruciale, perché dà origine al vento e alle tempeste solari che possono influire sulla Terra, determinando fenomeni spettacolari come le aurore boreali ma anche interferenze con il normale funzionamento di satelliti, Gps, comunicazioni radio e reti elettriche.

Banco di prova per le attuali teorie

L'eclissi sarà un importante banco di prova per le attuali teorie, così come è già accaduto per altre eclissi del passato che hanno segnato la storia della scienza. Una delle più memorabili è stata quella del 29 maggio 1919, che permise di testare la teoria generale della relatività elaborata da Albert Einstein solo pochi anni prima.

"Misurando la posizione delle stelle intorno al disco lunare fu possibile dimostrare che l'immensa gravità del Sole piega e distorce la luce in arrivo da stelle più lontane come previsto dalla relatività", ricorda Ragazzoni. "Fu la vera e propria consacrazione di una teoria che fino ad allora era rimasta confinata in un ristretto ambito scientifico e che oggi invece è alla base di tante tecnologie di uso quotidiano come i Gps".

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