Casse Larghe: traguardo in vista

di Fausto Camerini
Che spettacolo Panorama dal Passo delle Ortiche
Che spettacolo Panorama dal Passo delle Ortiche
Che spettacolo Panorama dal Passo delle Ortiche
Che spettacolo Panorama dal Passo delle Ortiche

Continuiamo oggi la descrizione della suggestiva ed impegnativa ascensione alla Cima delle Casse Larghe, una montagna ingiustamente poco frequentata dagli appassionati. Quanto evidenziato la scorsa settimana ci aveva portato a risalire il faticoso Canalino Mengol e a raggiungere il Passo Mengol, una piccola sella tra Cima Mengol a la nostra meta. Qui troviamo, con esilissime tracce di passaggio, vecchie segnalazioni biancorosse dell'Alta Via delle Orobie Bresciane, il sentiero numero 6. Sotto di noi si stende il profondo solco della Val Baione mentre di fronte si ergono maestosi il Cimone della Bacchetta (la più elevata del gruppo) e la Cima dei Ladrinai con i fianchi rocciosi incisi da impervi canali che, ad inizio stagione, sono resi evidenti ed ancora più selvaggi dalla neve residua. Un ambiente d'un fascino che solo i mondi dolomitici possono regalare agli appassionati di montagna, ma non solo. Non è raro qui e poi sulla cresta di essere sorvegliati dall'alto dal volo di qualche rapace. Godendo di questo spettacolo seguiamo la panoramica cresta verso destra e arrampicando su facili roccette (difficoltà di I grado) e facendo attenzione soprattutto se si trova neve residua si raggiunge la Cima delle Casse Larghe che qualcuno chiama anche Mengolino. Si segue ancora la aerea cresta ora più facile, si supera un primo dosso erboso, si continua aggirando alcune rocce sul versante di Val Baione, si supera una bocchetta e, per una traccia erbosa si scende al Passo delle Ortiche, punto sommitale del grande canalone che avevamo abbandonato per salire lungo il Canalino Mengol. Da qui chi avesse energie da vendere può salire, in circa mezz'ora, su sentiero e traccia segnalata, senza particolari difficoltà, alla vetta del Cimone della Bagozza considerata la più bella montagna del gruppo della Concarena (su questo tema si può vedere anche Zaino in Spalla numero 601 pubblicato su Bresciaoggi il 12 maggio 2009). Dal Passo delle Ortiche entriamo nel grande canalone che scende verso settentrione. Alla nostra sinistra la caratteristica guglia della Torre Nino, uno dei simboli di questa zona. La discesa si svolge inizialmente su terra e ghiaietto e deve necessariamente essere affrontata con attenzione. Se ci fosse neve residua è vivamente consigliabile usare ramponi e piccozza per evitare qualsiasi sorpresa. La discesa è comunque veloce; si passa alla base del Canalino Mengol che abbiamo percorso in salita e rientriamo al punto di partenza, al Rifugio Cimon della Bagozza che ha anche il pregio di offrire una buona cucina. faucame@gmail.com

Suggerimenti