Zaino in spalla

Alla scoperta del Massiccio delle Tre Valli: un itinerario ad anello tra Valdaione e Valle Arcina

Continuiamo oggi la descrizione dell'itinerario ad anello tra Valdaione e Valle Arcina, lungo il versante camuno del Massiccio delle Tre Valli. La scorsa settimana ci eravamo lasciati alla larga sella di quota 1.950 tra il Pizzo Mortaio e il Monte San Gallo. Questa sella, pur importante, non è purtroppo segnata sulle carte topografiche: il nome, Goletto del Monte San Gallo, sembra essere recente e le viene dato dalla segnaletica in loco.

Il tragitto

Altri invece la chiamano Sella di Valle Arcina. Il nostro sentiero segnalato prosegue subito verso la Valle Arcina ma, giunti qui, vista anche la brevità di questo itinerario-escursione, può essere piacevole fare una deviazione (ovviamente facoltativa) sino alla sommità del Monte San Gallo (chiamato anche Bait del Pipa) che si raggiunge con una piacevole e facilissima e panoramica galoppata di cresta.

Giunti sulla piatta sommità, a quota 2.054, più conosciuta e frequentata dai cacciatori che dagli escursionisti, si ammira il vasto panorama: di fronte si erge il versante meridionale del massiccio dell'Adamello dove si riconoscono il Monte Trabucco, le rocce del Monte Frerone e le caratteristiche imponenti forme del Cornone di Blumone; alle nostre spalle le più modeste e ondulate cime delle Prealpi Bresciane si rincorrono verso meridione mentre a occidente lo sguardo arriva sino alle Orobie. Ai nostri piedi si apre il solco della selvaggia Val Travignolo. Questa deviazione richiede circa 50 minuti, tra andata e ritorno.

Dopo la deviazione 

Tornati al Goletto Monte San Gallo seguiamo il sentiero che scende verso la Valle Arcina in mezzo ad alcuni pini e arriva a un'altra zona paludosa a circa 1.865 metri di quota. Qui le segnalazioni biancorosse sono tutt'altro che abbondanti ed occorre fare attenzione a non perderle.

Si passa a valle della zona paludosa, si supera il torrente che proviene dalla palude, si passa accanto a un caratteristico albero ritorto, dopodiché si riprende a salire accompagnati in estate dai rumori dei campanacci delle mucche che sono pacificamente al pascolo.

L'arrivo

Giunti al di sotto delle scure rocce del versante nord del Pizzo Mortaio troviamo un bivio: a sinistra le frecce indicano per il Creper di Arcina dove prosegue la Via dei Silter verso la Val Lavena. Noi procediamo verso destra e, in pochi minuti, raggiungiamo la località Ricovero Cava Porfido. A questo punto ci immettiamo sulla sterrata stradina della cava che serpeggia alla base del Pizzo Mortaio e raggiunge la strada asfaltata Maniva-Crocedomini. La seguiamo a destra, in salita e, percorrendo alcuni tornanti torniamo, al punto di partenza, il Goletto del Giogo della Balla.

 

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