Zaino in spalla

Maniva-Crocedomini: a spasso sui monti

di Camerini Fausto
Una camminata ad anello e con pochi dislivelli, su sentieri segnalati, senza toccare alcuna vetta (solo una cima, ma facoltativa) lungo il versate camuno della Punta dell'Auccia, del Pizzo Mortaio e del Monte Mignolino
  Goletto del Monte San Gallo Un momento di riposo
Goletto del Monte San Gallo Un momento di riposo
  Goletto del Monte San Gallo Un momento di riposo
Goletto del Monte San Gallo Un momento di riposo

Le montagne del Massiccio delle Tre Valli, tra il Giogo del Maniva e il Passo Crocedomini, sono una fonte abbondante di possibili escursioni, alcune impegnative, altre più facili, tutte suggestive e molto panoramiche. L'itinerario che proponiamo oggi è una piacevole e riposante camminata ad anello e con pochi dislivelli, su sentieri segnalati, senza toccare alcuna vetta (solo una cima, ma facoltativa) lungo il versate camuno della Punta dell'Auccia, del Pizzo Mortaio e del Monte Mignolino.

Si parte dal Goletto del Giogo della Balla, il punto più alto della panoramica strada tra il Maniva e il Crocedomini. Parcheggiata l'auto nell'ampio spiazzo si prende una stradina (freccia per Malga Ravenola Soliva e Creper Valdaione). Superata una leggera e brevissima salita sulla sabbia rossa della sterrata, si comincia a scendere sulla stradina che prosegue ondulata tra rocce montonate modellate da un antico ghiacciaio e praterie. Passiamo al di sotto della Punta dell'Auccia sormontata da una grossa croce e arrivati alla sella tra questa e il Dosso della Fiora incontriamo un bivio: prendiamo a destra (a sinistra si va nell'alta Val Grigna) e continuiamo la discesa.

Superiamo un traliccio dell'Enel, costeggiamo la base del Dosso della Fiora da dove scende un sentiero segnalato e raggiungiamo la malga del Craper di Valdaione che, su alcune carte, è erroneamente indicata come bivacco. La stradina continua la sue discesa verso la Val Camonica mentre noi, appena prima della costruzione, ci infiliamo su un sentiero indicato da una freccia per Goletto del Monte San Gallo. Ci troviamo qui sul tracciato della cosiddetta Via dei Silter, un lungo percorso che inanella numerose malghe della zona ma lungo il quale talvolta, qualche sprovveduto manomette le segnalazioni. Il sentiero ci porta subito ad attraversare un torrente, dpodichè continua in salita a mezzacosta.

Passiamo sotto un altro traliccio ed entriamo in una conca erbosa. Qui bisogna fare un po' di attenzione perchè tra erba, sassi affioranti e torrentelli, rodoendri e genziane il sentiero a volte sparisce. Le segnalazioni, soprattutto alcuni paletti biancorossi, ci indicano comunque la giusta direzione da seguire. Quasi senza accorgercene arriviamo ad una piccola forra con alcune belle cascate. La risaliamo sulla destra (sinistra idrografica) sino a una zona paludosa proprio sopra la forra. Qui attraversiamo il torrente oltre il quale si riprende a traversare a mezzacosta. Raggiungiamo così una larga sella a quota 1.950, il Goletto Monte San Gallo. La descrizione dell’itinerario prosegue la prossima settimana.

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