IL PAESAGGIO

Malga Zocchi, un balcone mozzafiato sul lago di Garda >>> L'ITINERARIO

di Andrea Ravarini
Da Malga Zocchi  Vista panoramica sul  lago di Garda
Da Malga Zocchi Vista panoramica sul lago di Garda
Da Malga Zocchi  Vista panoramica sul  lago di Garda
Da Malga Zocchi Vista panoramica sul lago di Garda

Malga Zocchi, un «balcone» sul lago di Garda tra i prati del Monte Baldo. Il Monte Baldo è un massiccio che offre una vasta scelta di escursioni per ogni periodo dell’anno. Anche l’itinerario che proponiamo con l’edizione odierna di Zaino in spalla è percorribile nel corso di tutte e quattro le stagioni dell’anno: in autunno tra gli accessi colori del «foliage», in inverno, magari muniti di ciaspole, a primavera per ammirare le splendide fioriture, e anche in estate quando i più esperti possono salire nel tardo pomeriggio per godersi un tramonto sul lago e scendere alla luce delle torce frontali.

La partenza

Punto di partenza di questa escursione è Lumini, una minuscola frazione situata nel territorio del comune di San Zeno di Montagna, sulla sponda Veronese del Benaco, il cui particolare nome viene fatto risalire alla storica presenza di branchi di lupi, di notte tenuti lontani dagli allevatori accendendo dei fuochi che visti a distanza sembravano, appunto, dei piccoli lumi. Lasciata l’automobile nel parcheggio a nord dell’abitato, nei pressi del campo da calcio, prendiamo la strada asfaltata in direzione nord e la seguiamo per circa ottocento metri, superando l’impianto sportivo e l’agriturismo Ca’ Longa, da dove sbucheremo al ritorno. La strada normalmente è poco trafficata, ma è piuttosto rinomata tra ciclisti e motociclisti, a cui bisogna prestare la dovuta attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti.

Il tragitto

All’incrocio, su alcune carte denominato Passo dello Sceriffo, teniamo la destra (in direzione Prada) e subito dopo, in prossimità di una bacheca, evidenti segnali ci indicano di imboccare a destra la ripida sterrata. La seguiamo nel bosco di castagni che lascia poi il posto ai pascoli, sino a raggiungere Malga Zilone, su uno splendido poggio dove, però, la presenza di un gigantesco traliccio rovina un po’ il panorama... Passando a fianco della malga prendiamo a sinistra il segnavia 51. Salendo tra i cespugli si incrocia una strada sterrata: la si attraversa proseguendo però diritti in salita, lungo il sentiero che raggiunge il piccolo edificio in pietra del santuario di Sant’Eustacchio e poi una conca con un una pozza usata come abbeveratoio.

L'arrivo

In breve siamo arrivati a Malga Zocchi, storico edificio del XVI secolo circondato da una staccionata, all’interno della quale alcune comode panchine sul pendio consentono alla vista di spaziare su tutto il basso lago, con la Rocca di Manerba e le isole dei Conigli e del Garda ben visibili sulla sponda bresciana del Benaco. Con il percorso di andata torniamo a Malga Zilone, dove si prende a sinistra in discesa nel bosco, sino ad un pianoro. Qui, a destra, scende un sentiero che diventa in breve strada e ci conduce sino alla contrada Ca’ Longa, passando a fianco a un castagno centenario. Si tiene la sinistra e con la strada asfaltata si ritorna al parcheggio dove avevamo lasciato l’auto e dove si conclude l’itinerario che ci ha permesso di ammirare anche i paesaggi offerti da un’autentica terrazza su lago di Garda. 

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