Nei selvaggi canaloni delle Casse Larghe: primo step

di Fausto Camerini
Sulla cresta ancora innevata della Cima delle Casse Larghe
Sulla cresta ancora innevata della Cima delle Casse Larghe
Sulla cresta ancora innevata della Cima delle Casse Larghe
Sulla cresta ancora innevata della Cima delle Casse Larghe

Quale è la Cima delle Casse Larghe nel gruppo dolomitico della Concarena? Nessuna carta ne riporta il nome: alcune ne riportano la quota ma non è sempre la stessa, alcuni autori, sbagliando, la collocano a nord di Cima Mengol. I più, a ragione, la pongono a sud di Cima Mengol, tra il Passo delle Ortiche e il Passo Mengol. Se poi si pensa che a volte viene chiamata Mengolino la confusione è tanta. Per quanto riguarda la quota teniamo buona quella indicata dalla Carta Tecnica della Regione Lombardia di 2.386 metri. Già questo dice che la cima non è molto frequentata ed è un peccato, perchè l'ambiente di questa fetta di Orobie, a cavallo tra Valcamonica da un lato e Val di Scalve dall'altro è selvaggio e affascinante. L'escursione, riservata agli esperti e con buon senso dell'orientamento, presenta sulla cresta da Passo Mengol al Passo delle Ortiche difficoltà alpinistiche di I grado. Spesso, sulla cresta e nei canaloni, restano tratti di neve dura o ghiaccio sino a stagione inoltrata per cui possono risultare utili (a volte indispensabili) ramponi e piccozza. Addirittura è preferibile quando c'è ancora neve in quanto l'ascesa diventa meno faticosa. Si parte da sotto il Rifugio Cimon della Bagozza raggiungibile in auto da Schilpario. Ci infiliamo in una sterrata che si porta nella Piana dei Campelli, dominata dalle vette dolomitiche di Cima di Baione, Cima Mangol e Cimone della Bagozza e raggiungiamo i pressi di Malga Campelli. Superata una madonnina, lasciamo la stradina e prendiamo a destra (frecce per Cimone della Bagozza): il sentiero, con alcuni saliscendi, passa accanto al piccolo ma simpatico Lago dei Campelli. Prosegue verso sinistra e arriva all'imbocco del grande canalone che scende dal Passo delle Ortiche. Si entra nel canalone; si sale tra erba e pietraie guadagnando quota. Arrivati a circa 2.050 metri sale a sinistra un evidente canalone, più ripido di quello percorso sinora. È il Canalino del Mengol che talvolta viene salito anche d'inverno dagli esperti, con le ciaspole. Saliamo faticosamente su terreno detritico accompagnati dalle suggestive immagini delle rocce che ci circondano. Man mano che si sale, nella parte centrale, il canalino si restringe per poi allargarsi nella parte alta diventando meno ripido sino al Passo Mengol. La descrizione prosegue la prossima settimana.

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