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A Marcellise c’è il «Mercato della terra»: è il terzo in provincia di Verona

di Luca Fiorin
Il mercato della Terra Slow Food. Verona apre un nuovo mercatino a Marcellise
Il mercato della Terra Slow Food. Verona apre un nuovo mercatino a Marcellise
Il mercato della Terra Slow Food. Verona apre un nuovo mercatino a Marcellise
Il mercato della Terra Slow Food. Verona apre un nuovo mercatino a Marcellise

L’apertura a Marcellise di un nuovo Mercato della terra, nome con cui si identifica un modo diverso di vendere e comprare i prodotti agroalimentari, segna un nuovo primato per Verona nel mondo Slow Food, cioè tra gli estimatori del «cibo buono, pulito e giusto», che coniuga la ricerca della prosperità per l’umanità attuale e futura con il rispetto per chi realizza gli alimenti e per l’ambiente.

Le radici del progetto

Il nuovo spazio di vendita, che avviene in forma assolutamente diretta, è stato attivato nella frazione di San Martino Buon Albergo, all’interno degli spazi dell’azienda agricola Terre di Pietra. Qui già da un anno un gruppo di produttori si ritrovava ogni venerdì pomeriggio per proporre frutta e verdura, ma anche panificati, formaggi, insaccati, confetture, miele e altro ancora. Alimenti tutti legati al territorio, che vengono realizzati nel rispetto degli ecosistemi e applicando i concetti dell’agricoltura rigenerativa.

Quel mercatino, che era nato anche dalla voglia di creare uno spazio di socialità in una località in cui non c’è più nemmeno un bar, ora è diventato, nella sua edizione dell’ultimo venerdì del mese dalle 16 alle 19, il terzo mercato Slow Food in Veneto.

«Gli altri due», spiegano il presidente della condotta di Verona dell’associazione Roberto Covallero e il membro del direttivo Marco Olivieri, «sono entrambi attivi nella nostra provincia». Il primo è operativo da circa quattro anni a Sommacampagna, ogni prima domenica del mese, in un parco comunale. Il secondo, che formalmente costituisce un’emanazione di quello di Sommacampagna, si tiene nella seconda domenica del mese a San Floriano, nell’area vicina alla pieve della frazione di San Pietro in Cariano.

Non solo un mercato

A Marcellise i banchi sono una ventina. Ci sono quelli dei produttori locali e quelli di chi propone i Presidi Slow food del territorio. Come ha spiegato il coordinatore del mercato Cristiano Saletti nel giorno dell’inaugurazione - durante la quale Giovanni Caltagirone del ristorante «13 Comuni di» Velo Veronese ha proposto piatti con prodotti del territorio - è già in programma la realizzazione di laboratori, incontri e piccoli momenti di festa. Questa nuova realtà costituisce la conferma dell’importanza di Verona (che conta tre associazioni territoriali, quella della città, la Garda Veronese e la Valli Grandi Veronesi) nel mondo Slow Food del Veneto. Un ruolo che è attestato dal numero dei Presìdi, ovvero dei progetti che sono stati avviati per aiutare comunità di produttori a uscire dall’isolamento, a superare le difficoltà e a trovare un mercato diverso, più sensibile al valore dei loro prodotti. Iniziative che riguardano alimenti tradizionali a rischio di estinzione e che vengono avviate per salvaguardare la biodiversità.

Tante eccellenze

In Veneto ce ne sono 16, sette dei quali si trovano nel Veronese. Si tratta dei Presìdi della Pecora Brogna, che viene allevata in Lessinia, del Broccoletto di Custoza, del Pero Misso, che anch’esso cresce nell’area montana, del Melo Decio, che viene dalla pianura, del formaggio Monte Veronese di Malga, della Stortina, salume che viene prodotto nella Bassa, e del vino Enantio, che arriva dalla Val d’Adige.

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