verso le urne

Loggia 2023, Castelletti-Rolfi: lo scontro è su tre «terreni minati»

di Eugenio Barboglio
Le destinazioni del Freccia Rossa, la partecipazione ai dibattiti pubblici, l’uso della comunicazione istituzionale tra i temi più divisivi
Laura Castelletti e Fabio Rolfi
Laura Castelletti e Fabio Rolfi
Laura Castelletti e Fabio Rolfi
Laura Castelletti e Fabio Rolfi

Finora Fabio Rolfi e Laura Castelletti hanno avuto soprattutto tre terreni di scontro: il Freccia Rossa, la comunicazione istituzionale (che secondo il centrodestra viene usata scorrettamente per fare campagna elettorale) e i dibattiti pubblici ai quali Castelletti sembrerebbe restia, o lo è stata, a partecipare. Per il resto, sono capitoli dei rispettivi programmi (Rolfi lo ha già presentato, Castelletti lo farà stasera all’auditorium di via Balestrieri) che per lo più corrispondono a progetti sulla città. Il 25 Aprile pare tutto sommato condiviso, meno per esempio del centro commerciale di via Ugoni.

Freccia Rossa: idee per il centro commerciale in degrado

Partiamo proprio dal Freccia Rossa per testare i diversi approcci a questi temi dei due candidati sindaco più accreditati. Rolfi è partito dritto sulla sede unica del Comune, rispolverando un progetto dell’amministrazione Paroli, di cui lui era vicesindaco. Paroli voleva raggruppare tutti gli uffici agli ex Magazzini Generali, svuotando via Marconi e piazzale Repubblica; Rolfi vuol fare lo stesso, ma comprando il Freccia, oppure dando all’attuale proprietà in cambio terreni edificabili.

«Il Comune non può comperare direttamente il Freccia Rossa» ha sottolineato su Facebook il sindaco uscente Del Bono, per il quale l’operazione sarebbe sciagurata: «Il Comune deve prima dimostrare di avere la necessità di nuovi uffici, visto che ne ha in abbondanza e poi deve motivare e dimostrare la economicità di una operazione immobiliare (quella dello spostamento degli uffici comunali). E una volta accertati ed indicati gli spazi di cui necessita, nonché le caratteristiche di questi, deve fare una gara per reperire sul mercato cittadino uno spazio coerente alle esigenze dichiarate e ai criteri indicati».

Piuttosto, ma con un orizzonte temporaneo, Castelletti ha rilanciato l’idea di spostare al centro commerciale ambulatori degli Spedali Civili che, ha precisato, avranno bisogno di spazi nuovi durante i lavori di ristrutturazione dell’ospedale. Lavori che dureranno anni, e che dipendono da fondi Pnrr. Ne aveva parlato Del Bono già un anno fa circa, allora il Civile non aveva smentito, mentre stavolta lo ha fatto. In una nota, il dg Massimo Lombardo ha fatto sapere che no, il Civile non cerca spazi per allora, al fabbisogno durante i cantieri andrà incontro autonomamente.

Secondo indiscrezioni di fonte comunale, però, Lombardo stesso si sarebbe confrontato con la Loggia sull’ipotesi trasloco al Freccia (ma non solo). E secondo il centrosinistra, se smentisce ora è solo perché è interesse della Regione fare un favore a Rolfi, e Rolfi è della stessa «parrocchia» politica di Fontana. Comunicazione. Poi

La comunicazione istituzionale

c’è la vicenda della comunicazione istituzionale, che è diventata un caso sottoposto alla prefetta Maria Rosaria Laganà. Il centrodestra ritiene che web, social e manifestazioni ufficiali siano gestite in modo da far apparire il più possibile Castelletti e altri assessori candidati nelle liste del centrosinistra. Il ruolo istituzionale non sarebbe insomma tenuto distinto da quello politico, come vuole la legge 28 del 2000. Sono stati i parlamentari di Lega, Fdi e Forza Italia a denunciare la cosa in Prefettura, portando a sostegno della loro tesi un dossier di screenshot che dimostrerebbero le violazioni. Castelletti a sua volta ha contrapposto un memorandum che dimostrerebbe invece la correttezza del Comune.

Entrambi saranno inviati dalla prefetta all’autorità competente, l’Agcom, per un parere. Ma probabilmente arriverà prima il voto. Castelletti ha anche ricordato la visita, tra gli altri, del ministro Locatelli: un sostegno a Rolfi fatto in veste di ministro, che pure violerebbe la terzietà che si impone alle figure istituzionali.

I dibattiti

Infine il tema dei dibattiti, a cui Rolfi ha scelto di partecipare, mentre Castelletti, almeno inizialmente, no. Rolfi ieri l’altro era al confronto pubblico organizzato sul Carmine dalla associazione Capitolium: un incontro stimolato e voluto da esponenti del centrodestra (il vicepresidente dell’associazione è un candidato di Rolfi). Castelletti no, proprio perché confronto targato - ha spiegato in una nota - ma anche perché in linea generale vorrebbe evitare «arene» dove le idee «non hanno modo di essere espresse nel miglior modo possibile».

Stasera tuttavia Castelletti sarà a un confronto con gli sfidanti in Camera di commercio, un confronto però non pubblico. Rolfi non ha mancato occasione per sottolineare questa poca disponibilità di concedersi pubblicamente della rivale. Lei ha ribadito di «privilegiare il rapporto con i cittadini, il confronto diretto, gli incontri nei quartieri, perché penso che questo sia l’aspetto più importante per chi si candida a rappresentare la città».

Suggerimenti