verso le urne

Loggia 2023, Rolfi lancia Nini Ferrari: «Sarà lei il vice sindaco»

di Giuseppe Spatola
La candidata di Fratelli d’Italia indicata dall’intera coalizione. L’orgoglio per la scelta di «qualità» «Brescia appare rassegnata dobbiamo voltare pagina subito». Giorgia Meloni in città il 12 maggio
Fabio Rolfi, candidato sindaco, con Nini Ferrari
Fabio Rolfi, candidato sindaco, con Nini Ferrari
Fabio Rolfi, candidato sindaco, con Nini Ferrari
Fabio Rolfi, candidato sindaco, con Nini Ferrari

Nini Ferrari, candidata di FdI, sarà il vice sindaco del centrodestra. Ad annunciarlo Fabio Rolfi insieme al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Diego Zarneri. Una scelta condivisa da tutta la coalizione per «il bene di Brescia». «La prima scelta della squadra che dal 16 maggio governerà la città è quella del vice sindaco nella persona di Nini Ferrari - ha spiegato Rolfi -. Sarà lei che mi accompagnerà nei prossimi anni nella guida della città. Una scelta importante per la coalizione e per questo ringrazio FdI e il coordinatore Diego Zarneri che ha fatto una scelta nell’interesse della città».

Poi l’affondo sugli avversari. «Nini Ferrari arricchisce non solo la lista di FdI dove è candidata, a differenza di altri vice indicati per volere solo dei partiti - ha detto Rolfi -. Noi non abbiamo spaccato un partito per individuare un vice sindaco». Stesso piglio per Zarneri. «Il centrodestra mette in campo le sue migliori energie e competenze - ha detto -. La scelta che guarda alla città e al futuro. La candidatura nasce all’interno di una lista che ha voluto intercettare energie provenienti da mondi diversi ma che sono a sistema nel partito e quindi nella coalizione».

La squadra che sostiene Fabio Rolfi sindaco e Nini Ferrari sua vice
La squadra che sostiene Fabio Rolfi sindaco e Nini Ferrari sua vice

E Nini Ferrari ha accettato la sfida con orgoglio: «Ho dieci anni di esperienza amministrativa in consiglio che mi ha consentito di comprendere le logiche della politica - ha sottolineato Ferrari -. Quello che mi ha convinto a tornare in campo è la proposta di città del centrodestra: una città che non deve essere rassegnata a inevitabili inverni demografici, a manifestazioni di disagio giovanile, a insicurezza percepita, a desertificazione commerciale o a mobilità insostenibile. Le nostre misure daranno soluzioni concrete. Dieci anni consecutivi di assenza di un assessorato al commercio abbia portato al disinteresse. Nel nostro programma il punto di valorizzazione degli oratori è centrale, nella piena tradizione cattolica bresciana dimenticata da qualcuno. Tante sono le potenzialità rimaste inespresse in 30 anni di governo della sinistra. Evidentemente se non sono state valorizzate da chi da 30 anni è in Loggia, difficilmente potranno esserlo con il 31esimo anno di mandato. Penso alla vocazione universitaria della città. Il progetto del Campus è stato cestinato, lasciando l’area nel pieno degrado. Non si possono lasciare andare occasioni come il festival dell’Innovazione o Talent Garden, bresciano ma chiuso a Brescia».

Tutto aspettando la benedizione di Giorgia Meloni, attesa a Brescia il 12 maggio per la chiusura della campagna elettorale insieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani.

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