GOTTOLENGO

Il parto in casa tiene a battesimo l’ambulanza della «rinascita»

di Giambattista Manganoni
L’equipaggio dei volontari del nuovo mezzo di soccorso entrato in servizio l’altra sera Una delle ambulanze distrutte dalla tempesta al Corvione di Gambara
L’equipaggio dei volontari del nuovo mezzo di soccorso entrato in servizio l’altra sera Una delle ambulanze distrutte dalla tempesta al Corvione di Gambara
L’equipaggio dei volontari del nuovo mezzo di soccorso entrato in servizio l’altra sera Una delle ambulanze distrutte dalla tempesta al Corvione di Gambara
L’equipaggio dei volontari del nuovo mezzo di soccorso entrato in servizio l’altra sera Una delle ambulanze distrutte dalla tempesta al Corvione di Gambara

Si è accesa improvvisamente una luce di speranza nel tunnel in cui sono precipitati i volontari del 112 dell’Associazione nazionale carabinieri della Valle del Chiese. Lunedì una tempesta ha devastato il quartier generale del Corvione distruggendo il parco autoambulanze del gruppo di pronto intervento. Per non lasciare scoperto un bacino di utenza molto ampio poche ore dopo la tromba d’aria da Roè Volciano è stato inviato un mezzo di soccorso per fronteggiare l’emergenza e mantenere l’operatività. Quella che fortunatamente era uscita dalla sede ed era in servizio, aveva subito comunque danni lungo la strada nel corso dell’intervento, è stata riparata ed tornata operativa nella giornata di giovedì. Intanto i volontari della frazione di Gambara si sono recati venerdì a Firenze a ritirare una moderno mezzo di soccorso che era stata ordinata circa sei mesi fa. L’ambulanza era entrata in servizio da pochissime ore, quando intorno alle ore 22 dell’altro ieri, i volontari della postazione hanno ricevuto una richiesta di intervento a Gottolengo. In una abitazione c’era una giovane straniera era in procinto di partorire. Quando sono arrivati gli operatori si erano già rotte le acque. A quel punto i volontari hanno assistito la mamma che ha dato alla luce un bimbo. La squadra di operatori ha quindi provveduto, assistiti durante il tragitto dal personale di un’auto medicalizzata di Montichiari, a trasferire la mamma ed il neonato all’ospedale Civile di Brescia per gli accertamenti di routine. Entrambi sono in ottima salute e saranno dimessi nelle prossime ore. Legittimi l’orgoglio e l’emozione dei volontari della sede Bassa Bresciana dell’Anc ddi Gambara che hanno letto nel lieto evento un segno di speranza e rinascita. La strada resta in salita dopo il crollo della struttura provocata dall’ondata di maltempo. Tutte e tre le ambulanze in servizio sono fuori uso: due danneggiate dai detriti e pezzi di tetto che il fortissimo vento ha letteralmente strappato il tetto, lanciando travetti e materiali contro le due ambulanze parcheggiate a diverse decine di metri. L’ex asilo che ospita la sede dell’Anc è stato dichiarato inagibile dai Vigili del fuoco e i tempi di ripristino si annunciano lunghi anche per la difficoltà di reperire le risorse necessarie ai lavori. Il consigliere regionale del Pd Gian Antonio Girelli ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo al Corvione. «Bisogna intervenire immediatamente - ha afferma il consigliere regionale - per ripristinare un servizio fondamentale per le comunità. Io penso che la Regione con i fondi per le calamità naturali, sotto l’egida della prefettura possa individuare degli stanziamenti urgenti per la messa in sicurezza e soprattutto per la continuità di un servizio strategico». •.

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