I veterani dell’Arma Azzurra nel vederlo avranno esclamato l’antico motto di quella unità: «Valzer!». Perché non sfugge a occhio osservatore quel simbolo comparso negli ultimi giorni sulla deriva di coda del primo cacciabombardiere F-35 assegnato al 6° Stormo di Ghedi: sembra una saetta, anzi è la stilizzazione di un impulso radio ed è sin dagli anni ’40 uno dei simboli che identificano l’appartenenza di un aereo al 102° Gruppo di volo, i «Paperi Arrabbiati». È una delle tre unità operative che costituiscono il 6° Stormo, insieme al 154° Gruppo «Diavoli Rossi» (cacciabombardieri destinati a missioni di attacco) e al 155° Ets «Pantere Nere» (specializzato nella «guerra elettronica»). La notizia, interessante ben oltre le apparenze di una livrea «decorativa» sulla coda, è che il primo F-35 del 6° Stormo (lo testimonia il codice presente proprio sulla coda, 6-01, numero 1 del 6° Stormo) non sia stato assegnato ai «Diavoli» del 154° né alle «Pantere» del 155°, ma ai «Paperi» del 102°.
Ruolo operativo e addestrativo
Fatto interessante per due motivi. Il primo: si tratta di una novità. Il secondo: questa scelta ci dice qualcosa sul futuro del 6° Stormo e degli almeno 30 nuovi F-35 che andranno gradualmente a sostituire i vecchi aerei Tornado. La novità: quando con una solenne cerimonia questo primo aereo era arrivato a Ghedi il 16 giugno scorso, quel simbolo sulla coda non c’era. E non c’era nemmeno nelle scorse settimane quando fino al 28 novembre l’esemplare 6-01 ha partecipato all’esercitazione Falcon Strike insieme ad assetti delle aeronautiche italiana, olandese e americana. Adesso invece c’è, proprio in rientro a Ghedi: sulla deriva, accanto al «diavolo» simbolo dell’intero 6° Stormo è comparso il «Valzer!», stemma del 102°. Interessante perchè il 102° Gruppo e dei tre l’unico con un doppio ruolo: quello operativo di cacciabombardieri, e quello addestrativo come «Conversion Unit», per addestrare i piloti al cambio di tecnologia dagli F-35 ai Tornado. L’impressione che se ne può trarre, o almeno supporre, è che la stessa Aerobase di Ghedi diventerà essa stessa un centro di addestramento e di formazione continua per i futuri piloti degli aerei di quinta generazione. •.