pontevico

Libero Achille, il cane poliziotto «arrestato» per un caso politico

di Cinzia Reboni
Dopo tre anni di onorato servizio era stato rinchiuso in un rifugio perché ritenuto «inadeguato», ma l'addestratore lo ha riportato a casa
Un agente della Polizia locale insieme allo «sceriffo» a  quattro zampeLa squadra anti-droga e sulla sinistra il rottweiler al centro del caso
Un agente della Polizia locale insieme allo «sceriffo» a quattro zampeLa squadra anti-droga e sulla sinistra il rottweiler al centro del caso
Achille, il cane poliziotto

Dopo più di tre anni di onorato servizio, anziché ricevere una medaglia, per Achille, il cane poliziotto di Este, si sono spalancate le porte, anzi le gabbie, di un canile. La vicenda degli arresti domiciliari per lo «sceriffo» a quattro zampe ha finito per scatenare un «caso» politico tra l’attuale amministrazione e l’ex sindaco, che nel 2018 aveva voluto dare vita alla prima unità cinofila della cittadina padovana. Ma fortunatamente per Achille si è presentata una «seconda chance»: domenica il rottweiler, che oggi ha 7 anni e mezzo, è in qualche modo tornato a casa, a Pontevico, dove era stato addestrato dal comandante dell’Arma Aldo Taietti dell’associazione cinofila Madonna della Strada. «Achille era stato ceduto all’associazione da una coppia separata - spiega Taietti - e dopo un periodo di addestramento per la ricerca di sostanze stupefacenti, l’avevo donato alla municipale di Este, su richiesta dell’allora sindaco Roberta Gallana e del comandante della Polizia locale Gabriele Mighela che in passato aveva prestato servizio nel Bresciano».

Le gesta del poliziotto a 4 zampe gli erano valse anche un’ospitata su Rai 2, a «I fatti vostri» di Giancarlo Magalli. In poco tempo Achille era diventato la mascotte del comando e aveva conquistato il cuore dei cittadini. Ma non di tutti. Il gruppo delle Civiche d’Este, in minoranza fino a qualche mese fa ed oggi alla guida del paese con il sindaco Matteo Pajola, fin dal 2018 aveva osteggiato la scelta attraverso un’interrogazione comunale, sostenendo che i rottweiler sono inseriti nella lista delle razze pericolose. Tesi peraltro priva di fondamento, dal momento che la black list istituita nel 2006 ebbe vita breve, abolita nel 2009 dopo le critiche dell’Ente nazionale cinofilia italiana, dell’Associazione nazionale medici veterinari, del Consiglio Superiore della Sanità e del Ministero delle Politiche agricole, tutti d’accordo nel sostenere che la correlazione tra razze e aggressività non esiste.

L’assist perfetto per le minoranze era però arrivato a gennaio 2019, quando il cane, «per un eccesso di confidenza», come aveva spiegato il sindaco dell’epoca, aveva morso una agente, procurandole ferite di lievi entità ma 8 giorni di prognosi. In quel caso, il Pd si era unito alle Civiche chiedendo l’azzeramento dell’unità cinofila. «L’elemento scatenante di quell’episodio - spiega Aldo Taietti - è stato l’“eccesso di coccole“: l’agente lo teneva stretto, ma Achille, in presenza della sua padrona, non amava tante smancerie... In realtà è un cane molto dolce: ha vissuto per anni in una famiglia con due bambini, non potrebbe essere diversamente».

Qualche giorno fa, però, il rottweiler è stato «pensionato» e accompagnato al canile Leudica di Merlara. «Uno dei due conduttori è in malattia, e la gestione del cane con una sola persona non è sicura - ha spiegato il delegato alla Sicurezza Stefano Agujari Stoppa -, così come non lo è la sua permanenza in una stanza dell’ex stazione di polizia in via San Rocco. Inoltre, in questi anni i risultati raggiunti non sono valsi gli sforzi compiuti: il mantenimento dell’animale, il cibo, il personale impiegato per tre ore di sgambamento quotidiano e l’addestramento hanno portato poco sotto il profilo dell’attività di prevenzione». Di tutt’altro parere l’ex sindaco Roberta Gallana, che guida la sdegnata protesta della città e parla di «grave errore e vendetta vile», sottolineando che «grazie ad Achille sono sparite le bande di giovani spacciatori dal centro e dai giardini del castello. Senza contare il contributo dato dal poliziotto a 4 zampe nel ritrovamento di due persone scomparse e l’attività nelle scuole». «Sono andato a riprendermelo e l’ho riportato a casa - spiega Taietti -: ora Achille starà qui con me, e continuerà a fare servizio di volontariato per le forze di polizia. Anzichè congedarlo con la meritata pensione, gli hanno dato il benservito».•.

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