Se la politica abbaia al cane poliziotto - La Leonessa

La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa

"O' cane tene raggione" (ha ragione il cane) sentenziava Eduardo De Filippo in un classico della commedia, «Il sindaco del Rione Sanità», metafora di una società disorientata dalla crisi della giustizia, dalla mancanza di certezza dei diritti, dalla rarefazione di figure istituzionali serie, credibili, affidabili. E viene anche a noi da dire, non in napoletano ma in bresciano, che «el gha risù el ca’», che ha ragione il cane, nel commentare la storia di Achille, il rottweiller poliziotto che dopo anni di onorato servizio tra bande di spacciatori sgominate, persone scomparse ritrovate e tanti casi risolti grazie al suo fiuto, era stato congedato e confinato in un triste canile, da dove solo ora è tornato a Pontevico dal suo primo addestratore. Tutto per un bisticcio politico, in un Comune fuori provincia, dove Achille era in servizio alla polizia locale: il sindaco «arruola» il cane, la minoranza ne fa uno spunto polemico e, per attaccare il sindaco, si accanisce sul cane. Esposti, interpellanze, tanta «cagnara» e Achille, da poliziotto eroe, si ritrova dietro le sbarre mentre continua il tira e molla politico, perché questa è la nostra politica. Quella che ora dovrebbe eleggere un nuovo Capo dello Stato, garante dell’unità nazionale, ma non trova unità nemmeno sulle sorti di un cane. LEGGI L'ARTICOLO

 

Suggerimenti