Il progetto della «Casa famiglia» promosso dai religiosi del Centro educativo Santa Paola Elisabetta Cerioli (Andreana) di Orzinuovi per accogliere ed aiutare i bambini soli sta per diventare realtà. Lunedì i padri dell’Andreana, che appartengono alla Congregazione Sacra Famiglia, hanno presentato a sindaci e assistenti sociali dei comuni della zona la «carta dei servizi» che ispira l’azione in favore dei bambini e dei ragazzi «fuori famiglia».
GLI ORFANI troveranno nuovi genitori e fratelli nelle famiglie Ronca e Brida, che tra poco andranno ad abitare nella nuova struttura ricavata dalla ristrutturazione di un’antica cascina. «È una bella sfida per queste famiglie lasciare la loro casa e in parte il lavoro, per dedicare un tempo della loro vita ad accompagnare minori fuori famiglia - commenta il direttore dell’Andreana padre Antonio Cansonni - e la collaborazione con loro ed i figli è per la nostra comunità religiosa una bella sfida di cui la nostra santa fondatrice Paola Elisabetta Cerioli sarebbe stata contentissima, essendo stata anche lei una mamma». In tal modo i religiosi continuano la tradizionale attività della Casa di Orzinuovi, iniziata come orfanotrofio e collegio in cui i ragazzi accolti erano istruiti e avviati al lavoro dei campi nell’azienda della congregazione che dava ai religiosi il necessario per vivere e sostenere l’opera iniziata. La Casa Famiglia è ricavata nell’ex cascina Motta, nell’area a sud dell’Andreana. Il progetto abitativo è stato elaborato dagli studenti dell’Accademia Santa Giulia di Brescia i quali, guidati dal docente Alberto Mezzana hanno ideato un edificio che conserva la tipologia della cascina lombarda. Lo studio è stato approvato dalla Soprintendenza ai beni culturali per la Provincia di Brescia, dal Comune e dall’ufficio tecnico del Parco Oglio Nord, all’interno del quale sorge la struttura. La casa è quasi pronta. «L’opera - spiegano i padri - andrà ad arricchire la comunità orceana e si pone come importante tassello nella storia della Congregazione, nell’ottica del vivere una vita familiare costruita sulla logica della gratuità e della semplicità, del ritorno alla terra, in un mondo fraterno, solidale ed ecosostenibile, seguendo gli insegnamenti della Santa Cerioli». La parte centrale del complesso rimesso a nuovo sarà uno spazio comune per le due famiglie e i bambini accolti. Intorno alla casa nasceranno orti e frutteti, per far fiorire l’arte agraria grazie alla quale le famiglie Ronca e Brida potranno anche sostenersi, all’insegna di uno stile di vita vicino alla terra, come ha insegnato la fondatrice. La progettazione degli spazi verdi è stata affidata a Susy Betti. Allo studio anche una fattoria didattica per i bambini accolti, per gli alunni delle scuole dell’Andreana e per gli adulti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA