Stroncato da un malore sotto i portici della piazza

Ivan Sala
Ivan Sala
Ivan Sala
Ivan Sala

Il suo cuore ha ceduto di colpo. La vita di Ivan Sala si è interrotta a 44 anni, compiuti soltanto da due settimane. Dolore, incredulità, sconcerto, a Orzivecchi, per la scomparsa di un giovane uomo che sembrava il ritratto della salute. Allegro, gioviale, generoso, era amico di tutti e sempre disponibile in caso di bisogno, ma era soprattutto un gran lavoratore. Curava al completo la catena automatica di alimentazione nei grandi allevamenti di bovini e suini della Bassa e collaborava come carpentiere ed elettricista in una società della zona. Nel poco tempo libero si trovava con gli amici al bar e dedicava le serate al ballo country western che lo divertiva e lo appassionava con i suoi passi di danza semplici e le sue musiche ispirate alle grandi praterie. Da lunedì è stata una processione ininterrotta di amici, parenti, conoscenti davanti alla salma composta nella Casa del Commiato dei fratelli Sacchi, a Orzivecchi, per portare una parola di conforto alla mamma Luciana, al papà Luciano, alla sorella gemella Elisa, sconsolati accanto al feretro. Domenica mattina, dopo essersi incontrato al bar con gli amici, Ivan si era recato a Orzinuovi per curiosare tra i banchi del mercatino dell'antiquariato allestito come ogni terza domenica del mese in piazza Vittorio Emanuele. Le telecamere lo ritraggono che cammina sotto i portici. Ad un certo punto, giunto a metà del percorso, lo si vede che porta una mano al cuore, barcolla, stramazza a terra. I soccorsi sono immediati, ma ogni tentativo di rianimare Ivan Sala è vano. I funerali oggi alle 15.30, nella parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, a Orzivecchi. R.C.

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