NELLE PIAZZE

Al tramonto, aperitivo responsabile cercasi

di Marta Giansanti
Utilizzati anche steward per mantenere un ordine che in piazza Arnaldo è più difficile da governare. Limite dei 4 posti a tavola e i controlli in «borghese»
In piazza Arnaldo conversazione e cocktlails al Caffè N.2  FOTOLIVETavolini tutti occupati anche in piazza Paolo VI per il venerdì «consacrato» al rito dell’apertitivo dopo il lungo stop  FOTOLIVE
In piazza Arnaldo conversazione e cocktlails al Caffè N.2 FOTOLIVETavolini tutti occupati anche in piazza Paolo VI per il venerdì «consacrato» al rito dell’apertitivo dopo il lungo stop FOTOLIVE
In piazza Arnaldo conversazione e cocktlails al Caffè N.2  FOTOLIVETavolini tutti occupati anche in piazza Paolo VI per il venerdì «consacrato» al rito dell’apertitivo dopo il lungo stop  FOTOLIVE
In piazza Arnaldo conversazione e cocktlails al Caffè N.2 FOTOLIVETavolini tutti occupati anche in piazza Paolo VI per il venerdì «consacrato» al rito dell’apertitivo dopo il lungo stop FOTOLIVE

Erano «Quattro amici al bar» per Gino Paoli. E, a distanza di 30 anni, lo sono anche per il Governo che ha imposto la consumazione a un massimo di quattro persone sedute a uno stesso tavolino ed esclusivamente all’aperto. Nessun problema per chi vuole tornare alla normalità e ieri sera, complici il caldo e l’assenza di nuvole, centinaia di bresciani da tutta la provincia si sono dati appuntamento in città. E lo spettro della pandemia diventa solo un brutto ricordo. Se non fosse per le limitazioni previste dall’ultimo Dpcm, in particolare il coprifuoco delle 22 difficile da rispettare. Venerate, invece, le tradizioni del venerdì sera: dall’ora dell’aperitivo, puntuale come un orologio svizzero, alle cene a lume di candela nelle piazze e nei vicoli del centro storico. A partire dalle 17.30 si sono aperte le danze a un nuovo weekend carico di voglia di divertirsi. «Coperti» nei locali prevalentemente full a tutte le ore, dal tardo pomeriggio fino alla precoce chiusura. Brindisi rigorosamente «a quattro». O almeno così dovrebbero essere. Sono molti gli esercenti a chiedere «maggiore collaborazione da parte dei clienti, di rispettare le misure di sicurezza ed evitare di spostare tavoli e sedie per non incorrere in multe salate e chiusura dell’attività». Qualcuno, per scongiurare scene «illegali» o assembramenti, si è attrezzato con «steward di controllo e anti contagio». A volte però non bastano a garantire l’ordine, in piazzale Arnaldo la movida è più caotica. «Stiamo tornando finalmente a una vita più intensa ma - è l’appello del sindaco Emilio Del Bono - non facciamo i gradassi e manteniamo un atteggiamento responsabile nei confronti di noi stessi e degli altri. Perché, nonostante tutto permane una quota di positivi giornaliera. E’ necessario prestare la massima cautela». Nessuna ordinanza sindacale all’orizzonte. Si fa affidamento sulla responsabilità delle persone. «Non ritengo opportuno introdurre ulteriori limitazioni oltre a quelle del Dpcm - aggiunge il sindaco -, ma qualora dovessimo registrare comportamenti non idonei in una o più zone della città mi riservo di adottare misure restrittive». Nel frattempo le movide bresciane tornano a farsi sentire: in piazza Paolo VI, in piazza Vittoria, in piazzale Arnaldo e anche al Carmine. Diverse nell’apparenza ma uguali nella sostanza: la voglia di tornare ad una spensierata socialità è un desiderio che si fa spazio ovunque. Lo scorso weekend gli agenti della Polizia Locale hanno identificato 129 persone, con 8 sanzioni, e ispezionato 31 attività commerciali. Per tenere a bada gli animi più vivaci sono stati confermati i controlli congiunti delle varie forze dell’ordine in divisa e in borghese, specialmente nelle aree «più calde». Immancabile la stazione mobile dei Carabinieri in piazza Tebaldo Brusato. •.

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