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Brescia la più virtuosa d'Italia per i pagamenti delle aziende

La Lombardia, rileva uno studio Cribis, si conferma l’area geografica più affidabile. Ma nel nostro Pese aumentano i ritardi
Brescia in cima alla classifica nazionale per i tempi dei pagamenti delle aziende
Brescia in cima alla classifica nazionale per i tempi dei pagamenti delle aziende
Brescia in cima alla classifica nazionale per i tempi dei pagamenti delle aziende
Brescia in cima alla classifica nazionale per i tempi dei pagamenti delle aziende

La più virtuosa del Paese tra le province è quella di Brescia che torna in vetta alla graduatoria nazionale dei pagamenti.

La Lombardia, rileva uno studio Cribis, si conferma l’area geografica più affidabile, con il 44% dei pagamenti regolari, mentre il Sud e Isole sono le zone dove le imprese incontrano maggiori difficoltà: solo il 24% delle aziende, infatti, rispetta i tempi di pagamento.

Ai vertici del ranking regionale dei pagamenti puntuali troviamo Lombardia (45,6%) ed Emilia-Romagna (44,8%), seguite da Veneto (44%), Marche (42,9%) e Trentino - Alto Adige (42,7%). In ultima posizione la Sicilia, dove solo un’impresa su 5 adempie nei termini i propri obblighi di pagamento (20%), e che è
preceduta da Calabria (20,9%) e Campania (23,6%).

Sicilia, Campania e Calabria si aggiudicano inoltre il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 23,1%, il 22,8% e il 20,5%.

A livello provinciale Brescia è seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Trento. In coda alla classifica regionale resta Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Crotone, Palermo e Siracusa.

Le province che rispetto alla fine del 2020 hanno guadagnato più posizioni nel primo trimestre dell’anno sono Oristano (dal 78 al 70), Torino (dal 48esimo al 42esimo posto), Parma (da 28 a 24) e Taranto (da 88 a 84). Quelle che hanno perso più terreno sono state, invece, nell’ordine Rieti (dal 71esimo posto al 78esimo), Pescara (da 82 a 88) e Teramo (da 63 a 68).

Le microimprese, con il 38,5% di pagamenti alla scadenza, sono le più virtuose ma registrano anche la maggiore quota di ritardi gravi (14%, a fronte del 9,7% delle piccole, del 6,8% delle medie e del 6,3% delle grandi).

Per quanto riguarda i settori, rispetto a dicembre 2020 il commercio al dettaglio è il settore con l’incremento più elevato di ritardi gravi (+4,5%), seguito da agricoltura, foreste, caccia e pesca (+4,1%) e servizi finanziari (+3,3%).

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