le indagini

Brescia, maltrattamenti fisici e morali ai disabili: 5 operatori socio sanitari indagati

Incastrati dalle telecamere installate in una struttura cittadina. Circa 80 gli episodi documentati.
Un fermo immagine del video che ha incastrato gli operatori violenti nei confronti degli ospiti disabili della struttura
Un fermo immagine del video che ha incastrato gli operatori violenti nei confronti degli ospiti disabili della struttura
Le immagini diffuse dai carabinieri. Attenzione: potrebbero urtare la vostra sensibilità

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Brescia hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese nei confronti di cinque operatori socio sanitari (4 uomini e una donna) in servizio presso una residenza cittadina per l’accoglienza di persone disabili, ritenuti presunti responsabili del reato di maltrattamento, aggravato poiché commesso nei confronti di persone affette da disabilità fisiche e psichiche evidenti.   

Ripresi dalle telecamere circa 80 episodi

Il provvedimento è stato emesso dal GIP di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, all’esito delle investigazioni condotte dai militari anche con l’ausilio di telecamere installate nella struttura, che hanno consentito di documentare circa ottanta episodi di violenza, fisica, soprattutto, ma anche morale, frutto di ingiurie e umiliazioni  da parte degli indagati  agli ospiti della  struttura.

Gravi anche i casi di noncuranza: le operazioni di igiene talvolta venivano volutamente eluse e rimandate anche di giorni. I carabinieri sottolineano che il procedimento penale è in fase di indagini preliminari e che i soggetti coinvolti, attualmente indagati, potranno esercitare il loro diritto di difesa e far valere le loro ragioni nelle successive fasi processuali.

Chi ha fatto la segnalazione

L’inchiesta è nata dalla segnalazione dei vertici della struttura che avevano notato segni di lesioni alla testa su una signora disabile che era allettata e che da sola non aveva modo di farsi del male. «La collaborazione dei vertici è stata preziosa» assicurano gli inquirenti

Quanto sono durate le indagini

Le indagini del Nas di Brescia sono durate un mese all’interno della struttura bresciana per disabili dove lavoravano i cinque operatori sociosanitari accusati di maltrattamenti e raggiunti dal provvedimento del gip del divieto di avvicinamento ai pazienti.  

La struttura al centro delle indagini

«Nel marzo 2022, la Direzione Socio-Sanitaria di Asst Spedali Civili riceveva una segnalazione interna su possibili comportamenti non idonei nei confronti di alcuni ospiti della Residenza Sanitaria assistenziale per Disabili Giuseppe Seppilli gestita da Asst. Immediatamente la Direzione Socio-Sanitaria ha provveduto ad avvisare i Nas e a chiedere che fossero condette indagini a tutela dei nostri ospiti. Su indicazione del Giudice, la Direzione ha immediatamente provveduto a spostare i cinque operatori oggetto dell’indagine dalla struttura per disabili, sostituendoli con altro personale e garantendo così la sicurezza degli ospiti». Così, in una nota, la Direzione della Asst Spedali Civili di Brescia, ha commentato gli esiti dell’indagine in corso per sospetti maltrattamenti in una Residenza Sanitaria Assistenziale per Disabili bresciana. Per leggere la nota completa CLICCA QUI

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