Travolti e uccisi in scooter: sgomento e lacrime a Sarezzo

di Mario Pari
Roberto Comelli aveva 52 anni e Roberta Brognoli ne aveva 57 Un’immagine del tremendo schianto sulla strada del Bernina
Roberto Comelli aveva 52 anni e Roberta Brognoli ne aveva 57 Un’immagine del tremendo schianto sulla strada del Bernina
Roberto Comelli aveva 52 anni e Roberta Brognoli ne aveva 57 Un’immagine del tremendo schianto sulla strada del Bernina
Roberto Comelli aveva 52 anni e Roberta Brognoli ne aveva 57 Un’immagine del tremendo schianto sulla strada del Bernina

Il matrimonio, la crociera, il viaggio in moto in Svizzera. La fine. Roberto e Roberta si amavano da anni e abitavano a Sarezzo, in via della Fonte, civico 36, una palazzina azzurra. Nei giorni scorsi l’ultima assemblea condominiale a cui avrebbero preso parte. È da martedì che si parla dell’incidente, anche i carabinieri hanno chiesto se «si sapeva qualcosa» due giorni fa. Roberto Comelli e Roberta Brognoli amavano quelle gite in moto e il viaggio in Svizzera doveva essere destinato ad aggiungersi alle altre. Un percorso incantevole, fino all’istante del dramma, fino a quando è avvenuto l’incidente in cui sono rimaste coinvolte altre due auto, secondo una dinamica che è al vaglio della polizia Cantonese dei Grigioni. La moto, con in sella Roberto, 52 anni e Roberta, 57, stava viaggiando sulla strada del Bernina. Lo schianto, sulla base dei primi accertamenti, sarebbe avvenuto nella zona di Plana de Susa. Delle altre due auto coinvolte una sarebbe stata guidata da un italiano, l’altra da uno svizzero. Ma la polizia Cantonese è alla ricerca di testimoni per ricostruire la disgrazia nel modo più dettagliato possibile. Si tratterebbe, in sostanza di un doppio sorpasso della moto, da parte delle due vetture, una delle quali avrebbe urtato lo scooter: questo avrebbe fatto finire l’uomo sull’asfalto e la donna nella scarpata. Nulla da fare per entrambi. La notizia si è diffusa a Sarezzo, in particolare in via della Fonte, nella palazzina in cui abitava la coppia. Lì era arrivata a vivere prima lei, poi lui l’aveva raggiunta e nel mese scorso, sposata. «Sai che mi sto sposando?», diceva felice Roberto nelle scorse settimane, prima di convolare a nozze. Era preciso, ordinatissimo :«Una brava persona, mi è spiaciuto tanto», commenta una vicina. E di entrambi, tutti dicono: «Rispettosi, eccellenti». E lui, parlando della moto ci teneva a sottolineare: «Io andrò piano». La velocità contenuta purtroppo non è bastata a salvarli e un altro dei commenti ricorrenti, nella mattinata di ieri era: «Si sono trovati soltanto nel posto sbagliato nel momento sbagliato». A Sarezzo il dolore ha colpito tutti coloro che sono venuti a conoscenza della tragedia. Al momento non è ancora stato deciso quando sarà possibile dare l’estremo saluto a Roberto e Roberta, che ieri però sono tornati a Sarezzo. Ci sono gli adempimenti burocratici che, come sempre in questi casi, si scontrano con l’amore che ha contraddistinto l’esistenza di chi è scomparso e con il dolore di queste ore, dolore di tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare la bontà e la disponibilità.•.

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