Cadono tutte le accuse sul «caso» di Villa Alba Nessun reato dalla Giunta

di L.SCA.
Villa Alba: cadono le accuse nei confronti di sindaco e assessori
Villa Alba: cadono le accuse nei confronti di sindaco e assessori
Villa Alba: cadono le accuse nei confronti di sindaco e assessori
Villa Alba: cadono le accuse nei confronti di sindaco e assessori

Le buone notizie sono arrivate mezz’ora prima dell’inizio del Consiglio comunale a Gardone Riviera: la Procura della Repubblica di Brescia,che nei mesi scorsi aveva indagato tramite il pm Ambrogio Cassiani) il sindaco Andrea Cipani, il vice sindaco Gianpietro Seresina e Gianpietro Scolari, assessore al bilancio nel precedente mandato, ha comunicato la chiusura delle indagini perché il fatto non sussiste, con la richiesta di archiviazione. Le accuse insomma sono cadute già in sede di indagini preliminari. NELLO SPECIFICO stiamo parlando della mostra di arredamento organizzata nell’estate del 2016 da una società privata all’interno di Villa Alba, evento utilizzato dall’amministrazione come vetrina per il restyling di Villa Alba dopo l’esperienza negativa col precedente concessionario. La finalità del Comune si concretizzava infatti con l’aggiudicazione della concessione onerosa tuttora in essere. «Abbiamo agito con il solo fine di perseguire il pubblico interesse, cosa riconosciuta anche dalle indagini», commenta sollevato a nome dell’amministrazione ieri mattina il vice sindaco Seresina. «ADESSO - continua il vicesindaco - tramite il nostro avvocato faremo l’accesso agli atti per la tutela dell’onorabilità, nostra, di tutta l’amministrazione e dei funzionari. Se ci saranno gli estremi, sprgeremo querela nei confronti di chi aveva fatto le segnalazioni». Dichiarazioni rese da una ex dipendente del Comune. «Non era stato fatto un uso improprio della sala con quella mostra - specifica Seresina -: avevamo fatto anche una brochure per fare il bando proprio per non mostrare nelle fotografie gli spazi vuoti». Stesso esito, archiviazione, anche per l’altro filone d’indagine che aveva riguardato l’esecuzione dei lavori (nel 2015) alla passeggiata Polaise, il tratto dal Grand Hotel alla Villa del Sogno, e la galleria Oriana Fallaci del 2018 per i quali era stato indagato un dipendente comunale.

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