Due teste di capretto la «firma» dei satanisti

di Alessandro Gatta
Il feticcio stregonesco che fu fatto ritrovare davanti al Duomo di LonatoL’ombra del satanismo torna ad aleggiare sulle colline di Lonato, dove sono state trovate le macabre tracce di una probabile «messa nera»
Il feticcio stregonesco che fu fatto ritrovare davanti al Duomo di LonatoL’ombra del satanismo torna ad aleggiare sulle colline di Lonato, dove sono state trovate le macabre tracce di una probabile «messa nera»
Il feticcio stregonesco che fu fatto ritrovare davanti al Duomo di LonatoL’ombra del satanismo torna ad aleggiare sulle colline di Lonato, dove sono state trovate le macabre tracce di una probabile «messa nera»
Il feticcio stregonesco che fu fatto ritrovare davanti al Duomo di LonatoL’ombra del satanismo torna ad aleggiare sulle colline di Lonato, dove sono state trovate le macabre tracce di una probabile «messa nera»

Avvistamento horror tra il cimitero e la Rocca di Lonato: in un boschetto raggiungibile solo da una stradina impervia, un residente che inseguiva il proprio cane si è trovato di fronte alle teste mozzate di due capretti, appese sugli alberi. Lo ha subito segnalato alla Polizia locale, per togliere quell’inquietante feticcio e per dar modo di accertare cosa sia successo. Gli agenti hanno fatto rimuovere le teste e proseguono le indagini per cercare di capire il fenomeno. Per la comandante Luisa Zampiceni potrebbero esserci novità già nei prossimi giorni. Ma intanto il paese s’interroga: è stata una goliardata oppure una sorta di rito satanico, in concomitanza con il solstizio di primavera? È infatti il periodo in cui si registra un aumento di episodi di questo genere: le teste sono state ritrovate un paio di giorni fa, e quindi non è impossibile che siano state appese proprio nella notte del solstizio tra il 21 e il 22. Chiunque sia stato potrebbe aver recuperato gli scarti animali, banalmente, anche da qualche macelleria, che in questo periodo pasquale lavorano a pieno ritmo le carni ovine, di capretto e di agnello, per una tradizione ancora seguita da molti. Ma al momento non si può escludere nemmeno la macellazione clandestina, con l’uccisione deliberata di animali, che configurerebbe un reato. Il luogo del ritrovamento si trova in fondo alla strada che porta al cimitero: è qua che si imbocca il sentiero (sterrato, ripido e complicato da percorrere) che raggiunge il bosco proprio ai piedi della Rocca. La zona non è molto frequentata, se non (ogni tanto) da qualche compagnia di ragazzini, ma con la chiusura dei parchi di queste ultime settimane in tanti avrebbero notato qualche movimento in più (e quindi diventa più difficile isolare gli eventuali colpevoli). L’ipotesi delle sette sataniche, che svolgono i loro riti tipicamente in occasione del solstizio di primavera, è una pista molto probabile. Non è la prima volta che succede, anche sul Garda. L’episodio più eclatante risale a una decina d’anni fa, quando tra Rivoltella e Sirmione vennero recuperate ben 7 teste mozzate di agnello. In tempi più recenti, tra il 2017 e il 2018, erano invece apparsi una serie di manufatti che ricordavano le torture alle donne accusate di stregoneria: il primo venne sistemato proprio fuori dal duomo di Lonato, la notte prima dell’inaugurazione della Fiera. Ne seguiranno altri anche a Salò e Desenzano, e pure in piazza Loggia a Brescia. Non si è mai risaliti agli autori, che si firmavano con una M: ma più che satanico, in quei casi sembrò chiaro il riferimento storico all’Inquisizione. •.

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