Sirmione, Sgarbi litiga e forse non si candida

di Maria Lisa Piaterra
Diego BianchiFabio BarelliIge PorcelliBeppe BignottiFabrizio CarvinOliviero Bocchio
Diego BianchiFabio BarelliIge PorcelliBeppe BignottiFabrizio CarvinOliviero Bocchio
Diego BianchiFabio BarelliIge PorcelliBeppe BignottiFabrizio CarvinOliviero Bocchio
Diego BianchiFabio BarelliIge PorcelliBeppe BignottiFabrizio CarvinOliviero Bocchio

Vittorio Sgarbi sindaco a Sirmione? In meno di 24 ore il critico d’arte ha ritirato la sua candidatura a primo cittadino della penisola termale senza però rinunciare completamente all’idea. Il motivo? Un botta e risposta dai toni molto accesi con il consigliere regionale Viviana Beccalossi che in una nota aveva manifestato il suo disaccordo riguardo l’auto candidatura di Sgarbi alla guida della cittadina. «Fare il sindaco è una cosa seria - aveva detto Beccalossi -: i Comuni non sono tram sui quali salire e scendere a proprio piacimento. Proprio per questo trovo quantomeno inopportuna la possibile candidatura di Vittorio Sgarbi a Sirmione, uno dei centri più importanti della provincia di Brescia e perla del turismo lombardo, ai cui cittadini serve un punto di riferimento da incontrare per strada e non da guardare in tv». Immediata e pesante la reazione del professore: «Aggredito da un fascista dichiarato a Sutri - ha scritto - vengo respinto da una fascista semi-pentita, direi mista, a Sirmione. Viviana Beccalossi – prosegue il critico d’arte – nota per aver fatto poco di memorabile, si permette di farmi la predica ignorando gran parte di quello che ho fatto e fingendo di non ricordare le mie innumerevoli iniziative come assessore a Milano». Sgarbi ha inoltre ricordato quanto fatto per la favorire l’accordo tra Stato e Comune di Sirmione per la gestione della Rocca Scaligera e per il lancio del MuSa di Salò. Altrettanto immediata la controreplica della Beccalossi. «Tra le doti di un sindaco ritengo debba esserci l’equilibrio e non mi sembra che Sgarbi con l’attacco che mi rivolge dimostri di possederne. Se per Sgarbi la sottoscritta è nota per non avere fatto mai nulla di memorabile, metterò nel curriculum il fatto di averlo convinto a ritirare la sua candidatura. Mi sembra una buona notizia per i cittadini di Sirmione». In serata però Sgarbi con una nota ufficiale torna sui suoi passi e riapre la porta a una sua possibile candidatura: «Alla diffida impertinente della Beccalossi, ho ricevuto questa risposta di un'osservatrice attenta di Sirmione: “Per una Beccalossi che la respinge, c’è una città (secondo me) pronta a votarla sindaco”. Ho tempo per accettare la sfida. In fondo la Beccalossi non è niente». In attesa degli sviluppi, numerose sono le reazioni che ha suscitato a Sirmione l’ipotesi di avere Sgarbi sindaco. «SGARBI MI PIACE come persona e dal punto di vista culturale - commentava Beppe Bignotti, titolare del Gruppo Scaligeri e La rucola 2.0 -, ma ci vuole una persona che conosca le esigenze del territorio. Sirmione vive di luce propria e non ha bisogno di Sgarbi per farsi pubblicità». Dello stesso parere Oliviero Bocchio, titolare della pizzeria San Vito a Colombare: «Ritengo che il sindaco debba essere presente sul territorio. Sgarbi potrebbe essere una bomba dal punto di vista mediatico, ma inutile nella veste di sindaco». E ancora: «Come presidente del Consorzio degli albergatori - spiega Fabio Barelli - non mi sono mai addentrato in queste tematiche. Di certo Sirmione ha bisogno di una persona che abbia un profondo amore per la cittadina e che porti avanti le scelte coraggiose fatte fino ad oggi». Un’ipotesi, insomma, vista tra luci e ombre: «Ci sono tanti nodi da risolvere a Sirmione - osserva Diego Bianchi, presidente dell’Associazione commercianti -. Di sicuro Sgarbi potrebbe dare molto dal punto di vista culturale, ma ci sono tanti altri aspetti della vita amministrativa di cui tenere conto». «A livello di cultura non lo batte nessuno – aggiunge Marcello Benzoni, titolare del Bar Moderno – la sua intelligenza può essere messa a servizio del cittadino». C’è insomma chi gradirebbe Sgarbi sindaco: «Lo vedrei bene - ammette Ige Porcelli, commerciante storica della cittadina -: il nostro paese ha bisogno di qualcuno che guardi molto alla cultura per farlo tornare alla bellezza delle sue origini. Sgarbi è un personaggio particolare e mi sarebbe piaciuto vederlo alla prova». In una cittadina che vive il conflitto tra le sue bellezze e un turismo sempre più di massa, Sgarbi potrebbe fare la differenza: «È la persona giusta - conclude Fabrizio Carvin, titolare di due storiche boutiques - per risolvere i problemi del turismo di massa, che stiamo vivendo». •

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