Il concerto di speranza celebra una Vita rara

Miki Porru ha allestito una Dream Team Band in vista dell’evento benefico
Miki Porru ha allestito una Dream Team Band in vista dell’evento benefico
Miki Porru ha allestito una Dream Team Band in vista dell’evento benefico
Miki Porru ha allestito una Dream Team Band in vista dell’evento benefico

Un concerto di speranza per «una vita rara». É la rivendicazione dell’evento in programma il 31 luglio nel parco di Villa Calini a Castegnato, grazie al sostegno del Comune e al supporto dell’associazione Materia Prima, che vedrà protagonista Miki Porru, cantautore già paroliere di Red Canzian, insieme al Dream Team Band composto dal batterista Phil Mer, Andrea Lombardini al basso, Alberto Milani alle chitarre, Daniel Bestonzo alle tastiere e Arianna Cleri alla voce. Una serata per ricordare Mauro Bianchi, il medico psicoterapeuta prematuramente scomparso nel febbraio dello scorso anno, a soli 45 anni, in seguito alle lesioni riportate dopo una caduta dalla sedia a rotelle con la quale «conviveva» da anni, e a sostegno dell’associazione «Una vita rara», che si occupa di aiutare, in Italia e nel mondo, la ricerca per la cura di malattie rare e gravissime quali la sindrome di Allan Herndon Dudley AHDS e le leucodistrofie, «nella speranza che un domani un bambino affetto da queste malattie possa vivere una vita normale», spiega Porru. L’iniziativa è a scopo benefico, e per sostenerla, oltre al concerto - sono già in vendita sul sito www.una-vita-rara-shop.myshopify.com i 250 biglietti disponibili - c’è la possibilità di fare una donazione direttamente all’associazione, fondata nell’aprile 2016 a Monticelli Brusati da Giorgio Boniotti e dalla moglie Rosita per dare voce e speranza al figlio, ora diciottenne, affetto da questa patologia ultra rara che conta solo 13 piccoli malati in tutta Italia e 300 nel mondo. Porru ha voluto ricordare Mauro Bianchi anche con una canzone, «Dimmi che mi senti ancora». «In questo periodo difficile e ostile - spiega il cantautore - abbiamo bisogno di fare “il bene fatto bene“. Quello del 31 luglio sarà un grande giorno».•.

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