Medici e soccorritori come «buoni Samaritani»

di M.LEO.
Le opere di Francesco «Gino» Medici date in dono agli operatoriLa consegna ai rappresentanti della San Rocco e dei volontari
Le opere di Francesco «Gino» Medici date in dono agli operatoriLa consegna ai rappresentanti della San Rocco e dei volontari
Le opere di Francesco «Gino» Medici date in dono agli operatoriLa consegna ai rappresentanti della San Rocco e dei volontari
Le opere di Francesco «Gino» Medici date in dono agli operatoriLa consegna ai rappresentanti della San Rocco e dei volontari

L’Istituto clinico San Rocco a Ome per le cure prestate ai pazienti ricoverati, e il Soccorso pubblico Franciacorta a Rodengo Saiano per i tempestivi interventi di primo soccorso, professionali, ma ricchi di umanità. Prossimità, misericordia, compassione, atteggiamenti che hanno caratterizzato gli operatori di queste due realtà, che per questo lunedì scorso sono state premiate. Per conto della famiglia Medici, Alberto Vanoglio, sindaco di Ome, e Francesco Andreoli, già consigliere comunale di opposizione a Rodengo Saiano, hanno raccolto la testimonianza di vita di Francesco «Gino» Medici. L’artista omense, classe 1924, li ha ricompensati per la disponibilità donando loro due bassorilievi ispirati all’evangelico «Buon samaritano» da lui scolpiti durante il recente periodo di confinamento domiciliare. L’artista ha però chiesto ai due un’ulteriore manifestazione di generosità: donare le opere a realtà territoriali che si fossero distinte durante l’emergenza Covid-19 come «buon samaritano». Detto, fatto. Nel cortile dell’ospedale di Ome, uno dei luoghi simbolo della lotta alla pandemia, lunedì scorso Vanoglio ha consegnato alla San Rocco, nella persona di Nicola Bresciani, amministratore delegato degli ospedali bresciani del Gruppo San Donato, uno dei due bassorilievi. Nello stesso luogo Andreoli ha consegnato a Giuliana Tamburini, vicepresidente del Soccorso pubblico Franciacorta di Rodengo, il suo bassorilievo, uguale come tema. •

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