Per la «Baita della
carità» la roulette
russa del bando

di Giuseppe Zani
La Malga Palmarusso di  Sotto, proprietà del Comune di Zone, è sul monte Guglielmo a quota 1596
La Malga Palmarusso di Sotto, proprietà del Comune di Zone, è sul monte Guglielmo a quota 1596
La Malga Palmarusso di  Sotto, proprietà del Comune di Zone, è sul monte Guglielmo a quota 1596
La Malga Palmarusso di Sotto, proprietà del Comune di Zone, è sul monte Guglielmo a quota 1596

La malga Palmarusso di Sotto continuerà a essere gestita dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, o passerà di mano? Il Comune di Zone, che ne è il proprietario, ha invitato chiunque la voglia avere in affidamento a farsi avanti. Chiunque. Fermo restando che il concessionario uscente, l’Omg, appunto, ha il diritto di prelazione. LA MANIFESTAZIONE d’interesse dev’essere presentata in municipio entro mezzogiorno del 17 giugno ed essere corredata da un programma di «proposte educative, didattiche e ricreative» che l’aspirante gestore intende organizzare. La malga, sul monte Gölem, a quota 1596 metri, con splendida vista sul lago, sarà ceduta, gratis, per 6 anni, rinnovabili: a patto che resti aperta per almeno 100 giorni l’anno e il soggetto assegnatario non abbia scopi di lucro. «Abbiamo seguito la procedura prevista: dopo tre anni la struttura andava rimessa all’incanto - spiega il sindaco Marco Zatti -. In questi tre anni l’Operazione Mato Grosso ha promosso un sacco di iniziative. Con ottimi risultati. Il giudizio sulla sua gestione non può che essere molto positivo». LA MALGA, ristrutturata dal Comune nella primavera del 2016, dispone di 16 letti e 25 posti a tavola. Adesso si chiama «Baita della Carità». A luglio e agosto è aperta in continuazione. Ma anche durante l’inverno, all’Immacolata, a Natale e a Capodanno, se la temperatura non è troppo rigida, è sempre piena di gente: escursionisti, scalatori, grest, gruppi di amici della montagna, scouts, oratori, famiglie con cani al seguito. C’è spesso musica dal vivo, lassù. E cori che si sfidano. E serate trascorse a «rimirar le stelle», in compagnia di astronomi, o a vedere diapositive di trekking sulle Alpi e sulle Ande. Dalle Alpi alle Ande e ritorno, in realtà, è un po’ il percorso di vita che accomuna parecchi aderenti all’Operazione Mato Grosso: «Uniamo l’amore per la montagna e l’educazione alla carità - spiega Giancarlo Sardini, bornatese che ha alle spalle anni di volontariato in Perù -. Alla baita Palmarusso non c’è un listino prezzi, ma la cassetta per le offerte. Tutto il guadagno lo destiniamo a sostegno delle missioni. Ovvio che puntiamo alla riconferma per almeno altri 6 anni. Continueremo - assicura Sardini - nel solco già tracciato dal 2016». Tanto per non perdere il passo, il primo giugno, dalle 16, è in calendario alla «Baita della Carità» un meeting di giovani chitarristi che si esibiranno in «Zero amplificazioni», un concerto di gruppo. Per il programma 2019: www.palmarusso.it. •

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