montisola

Zero volontari, addio Pro loco
Si sciolgono i «custodi d’Iseo»

Ricambio generazionale assente e risorse umane in flessione: l'associazione getta la spugna Il Comune studia un piano B. Una fine ingloriosa dopo aver innalzato l'appeal del territorio sfruttando l'effetto del Ponte di Christo
Una veduta by night di Montisola durante The Floating Piers
Una veduta by night di Montisola durante The Floating Piers
Anteprima internazionale sulla passerella del lago d’Iseo (FOTOLIVE)

La «perla» del Sebino ha perso i suoi angeli custodi, gli esperti in marketing chiamati a tirarla a lucido. Sembra paradossale, ma Montisola è rimasta senza Pro loco. L’associazione – nata nel 2015 – che si è occupata negli ultimi anni dell'organizzazione di eventi e appuntamenti sul territorio ed a capitalizzato l’effetto Christo, ha gettato la spugna. Il consiglio direttivo – guidato dal presidente Sergio Moretti, in carica dal 2016 – ha detto basta. Una scelta dolorosa, ma inevitabile.

La Pro loco ha contribuito in modo determinante al successo turistico della più grande terra emersa lacustre d’Europa. Sull’onda della promozione planetaria innescata da The Floating Piers, l’associazione ha valorizzato percorsi e itinerari escursionistici curando eventi dedicati alla valorizzazione delle tradizioni e dell’enogastronomia dell’isola. Ma l’assenza di un ricambio generazionale ha condannato all’estinzione la realtà. In sostanza sono mancati i riforzi garantiti dai giovani. «La Pro loco – spiega Guglielmo Novali, consigliere comunale con delega al Turismo – è stata il braccio operativo dell'Amministrazione civica, e con i volontari abbiamo condiviso tanti significativi e importanti momenti di valorizzazione dei tesori naturalistici e culturali del territorio. Ringrazio tutti per l'aiuto, per il grande lavoro svolto e per la collaborazione».

Una veduta suggestiva di Montisola la perla del Sebino rimasta a sorpresa senza una Pro loco
Una veduta suggestiva di Montisola la perla del Sebino rimasta a sorpresa senza una Pro loco

Il Comune sta già pensando a un piano alternativo. «Nel limite del possibile – annuncia Novali -, il Comune continuerà ad organizzare eventi e manifestazioni, a partire proprio dalla Festa del salame di Cure, in programma in primavera, che da qualche anno apre la stagione turistica». Sarà tuttavia faticoso mantenere l’appeal del territorio assicurato dall’attività della Pro loco. Sul fronte delle presenze il 2021 si è attestato sui livelli pre Covid. La tassa di sbarco ha garantito un gettito di 322 mila e 600 euro che equivalgono al numero degli ospiti approdati sull’isola. Nella sola stagione estiva, da giugno ad agosto, sono stati 176 mila i tiket staccati dalla Navigazione. Sono mancati i turisti americani, ma tedeschi, olandesi e francesi hanno continuato a lasciarsi sedurre da Montisola. Anche il settore commerciale cresce: il 2022 vedrà la riapertura dello storico albergo di Sensole, e l'avvio di un paio di attività ricettive a Peschiera.•.

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