L'INIZIATIVA

Agricoltura «eroica» e buona: Astrio ha rilanciato la segale

di Luciano Ranzanici
Per pane, spongade e persino panettoni: due amici hanno creato una filiera corta e virtuosa, dai campi in quota che erano abbandonati fino al forno
I due protagonisti del progetto segale di Astrio con i derivati presentati in municipioUn primo piano  delle materie prime prodotte a 800 metri di quota
I due protagonisti del progetto segale di Astrio con i derivati presentati in municipioUn primo piano delle materie prime prodotte a 800 metri di quota
I due protagonisti del progetto segale di Astrio con i derivati presentati in municipioUn primo piano  delle materie prime prodotte a 800 metri di quota
I due protagonisti del progetto segale di Astrio con i derivati presentati in municipioUn primo piano delle materie prime prodotte a 800 metri di quota

Si chiamano Sandro Mazzoli e Fausto Vielmi, e hanno saputo innestare il loro spirito imprenditoriale sull’importante eredità di conoscenze ricevute dai rispettivi nonni e padri ridando vita a una coltivazione, quella della segale, che ad Astrio di Breno apparteneva a un passato ormai lontano. Grazie a loro il tipico cereale di montagna è tornato a colorare d’oro i versanti collinari diventando poi qualcosa di buono, anzi di buonissimo da mangiare. La loro collaborazione è stata avviata circa tre anni fa, mirata proprio al rilancio dell’antico cereale, passando dalla semina al raccolto a 800 metri d’altitudine alla lavorazione e alla commercializzazione dei derivati. I due amici sono riusciti nell’impresa dopo che Fausto, titolare dell’azienda agricola «Cedro sonoro», si è impegnato a recuperare 2500 metri quadri di terreno incolto e abbandonato e ad affidare alla terra una semente adatta a un territorio di montagna. Il risultato? Un quintale e mezzo di segale e uno di frumento utilizzati da Sandro, titolare dello storico panificio Mazzoli e con un nuovo forno a Onera, per produrre alcune tipicità, diverse però dagli originali. Alla fine del primo ciclo, il sindaco Alessandro Panteghini, convinto «sponsor» delle produzioni locali di qualità, ha promosso un incontro per far conoscere ai media le produzioni decise dai due amici, entrambi di Astrio. Così il tavolo del municipio ha fatto da espositore per il primo pane di segale prodotto col cereale cresciuto nel territorio comunale, per la spongada De.Co (Denominazione comunale) realizzata con sole materie prime del posto e per il panettone brenese, una novità assoluta. Il dolce natalizio nella versione preparata da Sandro Mazzoli prevede, fra gli altri ingredienti uniti alla segale di Astrio, uvetta, cioccolato extra fondente peruviano, noci della Valcamonica e rum. Dalla «mostra statica» agli assaggi il passo è stato breve, e i commenti dei presenti all’incontro, coordinato da Luca Vielmi, consigliere comunale delegato all’Urbanistica e alla Montagna, sono stati più che positivi. Nella sua azienda Cedro sonoro, continuando, incrementando e diversificando l’attività avviata dal nonno Giacomo e poi dal padre Domenico, Fausto Vielmi ha dato spazio all’agricoltura biologica producendo ortaggi e non solo. Il suo motto è «Nella vita non raccogli ciò che semini, raccogli ciò che curi». Sta andando bene, anche come detto con la semina di segale e grano tenero. Sandro Mazzoli ha trasformato il tutto in tre prodotti d’eccellenza e ora il giudizio spetta ai clienti del negozio di via Martiri della Libertà.•.

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