Cento anni di banda Arriva la festa finale

Una foto di gruppo per i componenti della banda comunale di Cevo
Una foto di gruppo per i componenti della banda comunale di Cevo
Una foto di gruppo per i componenti della banda comunale di Cevo
Una foto di gruppo per i componenti della banda comunale di Cevo

Saranno la messa nella parrocchiale di San Vigilio dedicata agli amici scomparsi, il pranzo sociale e un pomeriggio in compagnia a chiudere, domani, il ciclo di eventi promossi per i cento anni sulla scena della banda comunale di Cevo. Il gruppo presieduto da Gino Biondi e diretto dal maestro Ferdinando Mottinelli, che per il paese rapresenta una vera istituzione, ha iniziato a celebrare l’importante anniversario già a partire dalla primavera scorsa, dando vita a una lunga serie di concerti che hanno coinvolto anche diversi altri gruppi di musica d’insieme. La banda di Cevo venne costituita ufficialmente il 12 ottobre 1922 con il nome di Filarmonica Catalani e l’anno seguente iniziò a esibirsi in pubblico accompagnando l’inaugurazione del monumento ai caduti. L’allora direttore Carlo Genesini fu costretto a fare una selezione per limitare il numero degli aspiranti bandisti, e alcuni decisero di lasciare il gruppo, anche per divergenze con il maestro. Così, grazie al sostegno del parroco don Pietro Recaldini, in paese fu fondato un secondo sodalizio musicale battezzato Fanfara Concordia, che fece il proprio esordio il giorno di Natale del 1924. Le due realtà si confrontarono e si osteggiarono fino al 1927, quando la Concordia si sciolse, seguita l’anno dopo dalla Catalani, lasciando il posto alla banda comunale. Da allora diverse generazioni di strumentisti hanno riempito l’organico, preparati all’esordio con corsi di orientamento musicale. «Attualmente sono 29 gli elementi che compongono il gruppo diretto dal maestro Ferdinando Mottinelli - ricorda il presidente -, e continuano ad accompagnare i momenti lieti e meno lieti della nostra comunità, sempre con la tenacia e la caparbietà che caratterizzano la gente di montagna».•. L.Ran.

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