Fraine prepara la festa La chiesa può riaprire dopo sette anni di stop

di Alessandro Romele
La facciata della parrocchiale che ha ancora bisogno di cureL’interno della chiesa di Fraine di Pisogne che riapre al culto
La facciata della parrocchiale che ha ancora bisogno di cureL’interno della chiesa di Fraine di Pisogne che riapre al culto
La facciata della parrocchiale che ha ancora bisogno di cureL’interno della chiesa di Fraine di Pisogne che riapre al culto
La facciata della parrocchiale che ha ancora bisogno di cureL’interno della chiesa di Fraine di Pisogne che riapre al culto

La grande casa dei credenti della frazione era chiusa al pubblico dal 2015. Sono passati sette anni di messe nella canonica, ma da questa domenica la comunità di Fraine di Pisogne potrà «tornare in possesso» della chiesa parrocchiale intitolata a San Lorenzo. Lo stop si era reso necessario dopo la scoperta di alcune vistose fessure nella cupola e la verifica della possibilità di un crollo. Le indagini dei tecnici sono state rapide, così come la stesura di un progetto di messa in sicurezza, e la prima tranche dei lavori, con l’intervento sulla cupola e sull’arco trionfale, si era conclusa nel 2019. Poi una lunga pausa, e solo nella primavera scorsa, dopo le attese dovute all’assegnazione dell’appalto all’impresa edile e alla scarsa reperibilità di materiali, impalcature e mezzi, i lavori sono ripresi: stavolta ci si è dedicati alla sostituzione della copertura della chiesa in modo da alleggerire il perimetro del tetto, e all’adeguamento sismico e al consolidamento della volta. «Sono stati anni difficili - ricorda Giuliano Pe’, il volontario di Fraine che con un gruppo di collaboratori si è speso più di tutti per ridare alla comunità la parrocchiale - e se siamo arrivati finalmente alla conclusione del progetto lo dobbiamo all’impegno di tutti. La gente del paese ha collaborato tantissimo, siamo riusciti a ottenere i contributi necessari per procedere e oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti. La strada è stata lunga, ma abbiamo realizzato il nostro sogno». La prima funzione che verrà celebrata nella chiesa consolidata sarà quella dei sacramenti: nella celebrazione del parroco don Lucio Cedri e del vicario episcopale di zona, don Alessandro Camadini, 12 bambini e ragazzi riceveranno la prima comunione e la cresima. «Bambini e ragazzi - continua Pe’ - che probabilità non hanno mai visto la chiesa all’interno. Sarà una bellissima sorpresa anche per loro». «Abbiamo passato gli ultimi giorni a ripulire l’interno, mentre i tecnici della Sovrintendenza hanno stuccato le parti rovinate della volta. A conti fatti - chiude il volontario - tra la prima e la seconda operazione sono stati investiti 480mila euro raccolti dai volontari e messi a disposizione da diversi enti religiosi e civili. Non basteranno però, per portare a termine la riqualificazione completa. Chiediamo perciò di partecipare alla nostra raccolta fondi. L’Iban di riferimento è: IT73E0538754960000042775502. La causale: restauro chiesa parrocchiale.•.

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